Cinque milioni di impronte digitali nelle mani degli hacker. Si aggrava il bilancio dell'attacco cybernetico ai danni dell'Office of Personnel Management, l'ufficio della gestione del personale statunitense. In un comunicato oggi la Casa Bianca ha reso noto che sono più di 5,6 milioni, dagli 1,1 milioni stimati in precedenza, le impronte digitali rubate dagli archivi dell'Agenzia federale che amministra le informazioni di milioni di lavoratori ed ex lavoratori del governo.
L'attacco all'Opm è stato scoperto nel mese di aprile di quest'anno e ha visto gli hacker accedere alle informazioni relative a oltre 21,5 milioni di persone tra dipendenti federali, contractor e persone che facevano domande di impiego per gli uffici governativi. Numeri di previdenza sociale, nomi, indirizzi, informazioni mediche e dati bancari sono stati rubati nel cyberattacco che è costato il posto alla direttrice Catherine Archuleta.
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