"Ci stanno sparando con il lanciagranate. Le mura di casa sono piene di fori. Siamo feriti, non sparate". Sono le ultime parole di Oscar Perez, l'ex poliziotto anti Maduro, poco prima del blitz in cui è stato ucciso dalle forze di sicurezza governative.
Il "pilota eroe", come era stato ribatezzato in Venezuela, ha postato su Instagram diversi video in cui appare con il volto insanguinato mentre racconta di essere stato accerchiato dai militari."Non sparate, per favore. Ci sono anche dei civili qui. Non li avete visti?". In sottofondo si sentono le urla delle persone e le raffiche di proiettili contro il covo dei ribelli anti-regime nella periferia di Caracas.
Il 36enne era stato accusato di avere rubato un elicottero lo scorso giugno e di averlo usato per lanciare granate sul Tribunale supremo di giustizia e sul ministero degli Interni a Caracas, nel tentativo di fare un colpo di stato contro il governo di Maduro.
Perez pubblicava su Instagram appelli alla rivolta contro il regime venezuelano.
Ora i video mostrano i suoi ultimi istanti. "Non stiamo sparando e continuano ad attaccarci. Stiamo tentando di negoziare perché ci sono persone innocenti qui, ci sono civili. Ci vogliono letteralmente uccidere".
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