Sale la tensione nelle acque del Mediterraneo. Secondo quanto riporta Franco Iacch su Difesa Online, "il Pentagono starebbe valutando il rischieramento permanente di una forza navale (...) per far fronte alla crisi dei migranti ed in risposta alle maggiori capacità navali russe. È quanto trapela da Mosca, secondo indiscrezioni ottenute da fonti ufficiali della US Navy".
Il motivo di questa iniziativa è da ricercare nel fatto che i quattro cacciatorpediniere lanciamissili di stanza a Rota, in Spagna, vengono utilizzati molto spesso: "Il nuovo contesto nella Regione, impone, rischieramenti a lungo termine in missione specifiche". Come ha spiegato un funzionario americano a Sputnik: "Si potrebbe dire che a causa del problema dei migranti e della maggiore presenza e capacità navale russa, si sta valutando una presenza navale permanente nel Mediterraneo".
È proprio la potenza russa a intimorire maggiormente gli americani. Come riporta Iacch, "prima dell'annessione della Crimea, la Flotta da guerra del Mediterraneo era composta da undici navi.
L’ammiraglia della Flotta (parliamo del rischieramento ufficiale che non tiene conto delle turnazioni ne delle unità che partecipano alla campagna in Siria) è l’incrociatore lanciamissili classe 'Slava', la carrier-killer 'Moskva'. Il gruppo da battaglia è formato dal cacciatorpediniere classe 'Udaloy', la 'Admiral Panteleyev', e dalle cacciatorpediniere lanciamissili classe 'Kashin-Mod', la 'Neustrashimy' e la 'Smetlivy'".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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