L'agenzia Reuters ha vinto il premio Pulitzer per le fotografie che sul New York Times hanno raccontato il dramma dell'immigrazione. Per quaranta giorni i giornalisti hanno seguito il fiume di gente che dalla Siria arrivava nel cuore dell'Europa. Le immagini che sono state scattate in quelle settimane sono, ovviamente, bellissime e molto toccanti. Peccato che quello che immortalano non racconti la verità. In questi giorni Euronews ha, infatti, pubblicato un video (guarda qui) che smentisce lo scatto di Laszlo Balogh che ha fatto capolino sulle testate di tutto il mondo.
La fotografia di Balogh è stata scattata in Ungheria e ritrae un immigrato che sembra proteggere la moglie e il figlio dalla violenza dei poliziotti che brandiscono i manganelli. Nello scatto l'uomo sembra, appunto, abbracciare la donna che, stesa sui binari di una stazione di confine, piange, urla e protegge a sua volta il neonato che ha tra le braccia. L'azione è concitata e chiunque, guardando la fotografia, ha provato pietà per quella famiglia "vessata" dalla polizia ungherese che impedisce loro di andare avanti. La verità, però, è un'altra. Lo dimostra chiaramente un video di Euronews (guarda qui). Prima che il reporter scatti la fotografia, che poi, ha vinto il Pulitzer, l'immigrato spintona la moglie con in braccio il figlio fino a gettarla a terra. Non si cura nemmeno del piccolo che per un soffio non sbatte la testolina contro i binari del treno. I poliziotti intervengono prontamente e si avventano sull'uomo per mettere in salvo la donna e il bambino.
Ed è in questo momento che i fotografi scattano dando all'immagine un altro significato. In realtà, è la donna stessa a cercare di allontanare il marito che, a sua volta, si attacca a lei con un morso. Una volta riportata la calma, gli agenti arrestano l'immigrato e liberano la donna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.