In un video con l'ostaggio Kenji Goto un nuovo ultimatum dell'Isis

Lo Stato islamico minaccia di uccidere lui e un pilota di caccia giordano catturato se entrò 24 ore non sarà liberata una fallita kamikaze in carcere in Giordania

Kenji Goto in un nuovo video diffuso dallo Stato islamico
Kenji Goto in un nuovo video diffuso dallo Stato islamico

Un nuovo video diffuso dallo Stato islamico (Is) mostra per la seconda volta un video dell'ostaggio giapponese Kenji Goto, in mano un foglio con una foto di Muadh Kassasbeh, pilota giordano catturato dai miliziani a fine dicembre.

Anche questa volta il filmato è in realtà un'immagine statica, su cui si sente la voce del giornalista freelance nelle mani dell'Is, che parla in inglese. Una novità per il gruppo, il cui materiale propagandistico è solitamente molto più complesso e realizzato con mezzi professionali.

Il video è un nuovo ultimatum da parte degli uomini di al-Baghdadi. Se nel primo si chiedeva alla Giordania uno scambio di prigionieri in cambio della libertà del giornalista freelance, annunciando la morte del suo compagno di prigionia, ora si dice che questo sarà il suo ultimo messaggio e che se entro 24 ore non saranno rispettate le condizioni, moriranno non solo Kenji Goto, ma anche Muadh Kassasbeh.

A inizio gennaio era stata diffusa la notizia che il pilota giordano fosse già stato ucciso dallo Stato islamico. Le nuove richieste avanzate dal gruppo fanno però pensare che potesse non essere vera. Sulla sorte di Kassasbeh non c'è al momento chiarezza.

Il prigioniero che l'Is vorrebbe in libertà è una donna,

Sajida al-Rishawi. Sorella di un defunto luogotenente di al-Zarqawi, cercò nel 2005 di farsi saltare in aria insieme ad altri attentatori al Radisson Hotel di Amman, ma qualcosa non andò come previsto e la sua cintura non esplose.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica