Zuffe per un pacco di zucchero: è panico nei supermercati russi

Le sanzioni e il crollo del rublo hanno scatenato risse nei supermercati russi, dove gli scaffali sono vuoti e le persone si azzuffano per acquistare derrate alimentari

Zuffe per un pacco di zucchero: è panico nei supermercati russi

Gli effetti delle sanzioni sulla Russia iniziano a vedersi nel Paese di Vladimir Putin. L'Occidente ha isolato la Russia anche con l'intento di mettere pressione al presidente attraverso il malcontento del suo popolo, che da un giorno all'altro si è trovato a fare un passo indietro di oltre 30 anni, tornando indietro ai tempi dell'ex Urss. Chiusi tutti i negozi occidentali, i fast-food simbolo di una globalizzazione che, anche se lentamente, stava coinvolgendo anche la Russia a partire dalle sue grandi città. Saracinesche abbassate nei negozi dei brand occidentali e, soprattutto, interruzione degli scambi economici. Improvvisamente la Russia si è dovuta riscoprire quasi completamente autarchica, con gravi ripercussioni nella quotidianità dei cittadini.

Lo dimostrano, per esempio, i video che arrivano dai supermercati, dove gli acquirenti arrivano spesso allo scontro per accaparrarsi le ultime provviste alimentari. Perfino lo zucchero è diventato un bene introvabile in Russia, come si evince dalla rissa che si è scatenata in un supermercato di una nota catena poco a nord rispetto a Mosca. Non appena gli addetti del negozio hanno portato fuori le confezioni di zucchero arrivate poco prima, non hanno fatto nemmeno in tempo a riempire gli scaffali (ormai vuoti) che le persone si sono catapultate per portarne a casa un pacco.

"I pensionati stanno litigando tra di loro", ha detto amaramente un passante che si trovava in quel momento lì per caso. Il video che è diventato virale sui social riprende solo una delle tante situazioni che si verificano quotidianamente in Russia, dove i cittadini sono spaventati dalle sanzioni ma anche dalla rapidissima svalutazione del Rublo, che in poche settimane ha perso il 50% del suo valore.

"C'erano scaffali vuoti: niente sale, niente zucchero, niente pasta, niente grano saraceno e solo riso costoso. La gente improvvisamente ha visto un carrello pieno di pacchi di zucchero ed è accorsa", ha raccontato una testimone, che poi ha aggiunto: "Hanno attaccato il carrello, spingendosi via l'un l'altro in modo aggressivo. Stavano prendendo più pacchi possibile per sé stessi, senza lasciare zucchero per gli altri. Volevo condividere l'orrore di questo. Dobbiamo rimanere umani".

Il governo sta richiamando alla calma i suoi cittadini, invitandoli a non fare scorte, ma evidentemente i russi non prendono il particolare

considerazione le parole che provengono dal Cremlino e intanto i negozi, per evitare la corsa all'acquisto, hanno iniziato a introdurre dei tetti massimi per i singoli prodotti, contingentando la disponibilità.

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