Mondonico bestia bianconera Per la Juve un punto e tanti fischi

Come all’andata l’AlbinoLeffe blocca i bianconeri sul pareggio Ruopolo e Balzaretti i marcatori. E i bergamaschi graziano la Signora

da Torino

Il Natale della Juventus era stato amarognolo a causa del pareggio conquistato a Torino dall'Arezzo (2-2). Stessa solfa per Pasqua: l'AlbinoLeffe se ne va dallo stadio Olimpico con un punticino in saccoccia e la soddisfazione di avere messo la museruola alla squadra di Deschamps per la seconda volta in stagione. Nessuno, nell'attuale serie B, aveva prima di ieri saputo mantenere l'imbattibilità contro i bianconeri. I quali, davanti a uno scarso pubblico (le curve in conflitto con la società oltre che in polemica con il Governo, hanno continuato a scioperare e cominciato a fischiare) sono stati fermati sull'1-1 - stesso risultato dell'andata - e non hanno granché da recriminare. Ai punti avrebbe vinto la Juventus, ma i bergamaschi non hanno rubato nulla e Mondonico si è confermato una volta di più stratega nell'impantanare il gioco altrui. Deschamps, dal canto suo, deve prendere atto una volta di più che la sua Juventus non pare davvero in grado di giocare novanta minuti ai mille all'ora contro squadre che sulla carta non sono dotate di pedigree certificato: anche ieri un tempo è stato quasi regalato agli avversari e non sempre si possono poi recuperare situazioni che hanno ormai preso un certo indirizzo.
Senza Del Piero, rimasto a riposo a causa di un leggero affaticamento muscolare ma soprattutto per risparmiare energie in vista della partita di martedì contro il Napoli, la Juve si affidava in attacco al rientrante Trezeguet e a Palladino. Scintille, però, nel primo tempo non se ne vedevano quasi: gli ospiti, guidati da un Santos stratosferico, addormentavano il match appena possibile e soffrivano solo intono al ventesimo quando prima Balzaretti e poi Palladino costringevano Marchetti a un doppio intervento. Per il resto, AlbinoLeffe tranquillo e pronto a colpire come un serpente a sonagli. Bonazzi, i cui piedi educati non risentono delle 35 primavere ormai sulle spalle, innescava dalla trequarti Ruopolo: Boumsong andava (quasi come al solito, verrebbe da dire) a farfalle, e Buffon veniva battuto in uscita. Fortuna voleva, per la Juve, che il pareggio arrivasse quasi subito: Marchetti smanacciava in uscita, Balzaretti di controbalzo e con il piede sbagliato (il destro) metteva in rete da una ventina di metri abbondanti.
Archiviata metà gara senza avere subito danni irreparabili, la Juve si illudeva di fare un solo boccone degli avversari nella ripresa. Sbagliando, però: Trezeguet (un paio di colpi di testa), Nedved (percussione centrale), Palladino (conclusione in curva, dopo assist volante di Trezeguet) e Marchisio (botta di esterno destro) ci provavano ma senza fortuna.

Chi andava più vicino al gol di altri era così il neo-entrato Bojinov, il cui colpo di testa finiva sul palo alla destra di Marchetti: proprio al 90' era però Cellini a graziare Buffon. Mentre Mondonico, vecchio cuore granata, quasi non credeva ai propri occhi.

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