Un Mondonico da favola: torna in A dopo il tumore

A 64 anni ricomincia dalla panchina del Novara, dove sostituisce Tesser. "Sono la prova che il cancro si può combattere. Paura? Torno a vivere"

Un Mondonico da favola: torna in A dopo il tumore

Bentornato al Mondo. Emiliano Mondonico (foto), 64 anni e 915 panchine sulle spalle (di cui 435 in serie A), dopo 7 anni ricomincia dal Novara la sua avventura nel calcio che conta: prende il posto di Attilio Tesser, l’allenatore del miracolo della doppia promozione azzurra inchiodato all’ultimo posto in classifica dalla maledizione del 12: 12° esonero della serie maggiore, 12 sconfitte, 12 punti in 20 partite.

Finisce la favola di Tesser e del Novara, ne inizia un’altra. Una sfida calcistica, quella del Mondo, ma non solo: «Voglio dare un grande messaggio a chi ha avuto o ha problemi simili il mio: il cancro si può combattere».

Eh sì, perché esattamente un anno fa il tecnico di Rivolta d’Adda era stato operato di tumore allo stomaco. Un ammasso informe gli era stato asportato dall’addome, un «animalone» di trenta centimetri di diametro e addirittura qualche chilo di peso che lo aveva costretto a lasciare la guida tecnica dell’AlbinoLeffe e farsi ricoverare d’urgenza.

Ora, a un anno di distanza (e a sei mesi da una nuova operazione), quella che lui chiama «la chiusura del cerchio», il ritorno al suo lavoro di allenatore. Paura? «Ma neanche per idea, forse un po’ d’emozione. Torno a vivere, a fare quello che ho sempre fatto nella vita». A rivedere la luce dopo essersi inabissato nel tunnel di una malattia bastarda guardata in faccia, combattuta e vinta. «I chirurghi che mi hanno in cura e i macchinari dicono che sono guarito», ha raccontato a Verissimo di Canale5. Ma ci si sente mai realmente guariti? gli è stato chiesto qualche giorno fa dalla Stampa. «No, solo più pronti a valutare le situazioni. Pensi al domani e non al dopodomani, apprezzando il primo sole del giorno perché di notte la compagnia è difficile».

E si pensa anche agli amici, come Tesser: «Mi dispiace per Attilio, durante i miei momenti difficili si è sempre interessato e mi è stato vicino: il calcio e la vita sono fatti anche di queste cose. Mi auguro che il Novara possa far bene, i meriti sarebbero soprattutto i suoi», l’omaggio di Mondonico, che oggi alle 12 verrà presentato ufficialmente.

«Non voglio avere rimpianti - ha spiegato il patron del Novara, Massimo De Salvo - e voglio provare a salvarmi fino alla fine. La squadra aveva bisogno di una scossa e dunque, pur con una grande e profonda amarezza nel cuore, ho dovuto prendere questa decisione. Mondonico è stato scelto perché ha dato il suo ok alla “rosa”, con la quale è convinto di poter fare un buon lavoro. E se ha esigenze particolari - ha aggiunto - vedremo di accontentarlo anche se manca un solo giorno alla fine del calcio mercato».

Sul sito degli azzurri si sprecano i complimenti all’allenatore - come è scritto nella nota della società - con il quale si è interrotta la collaborazione professionale: «Attilio Tesser ha contribuito in maniera decisiva a scrivere indelebili pagine di storia di questa centenaria Società». Onore delle armi a Tesser, ma da oggi è un altro Mondo.

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