E adesso per Monica Setta arriva la prova del fuoco. Non solo perché avrà a che fare con i sentimenti, con le gioie e i dolori dei cuori che s’infiammano per amore, ma soprattutto perché sta per camminare sui carboni ardenti. Da giovedì prossimo si dovrà infatti cimentare su un terreno non suo: la conduzione di uno show d’intrattenimento leggero, lei che dalla cronaca e dalla finanza della carta stampata è passata in Tv occupandosi di politica ed economia. Insomma da Il fatto del giorno (che ha condotto tutti i pomeriggi sul secondo canale la scorsa stagione) a Solo per amore, il salto non è semplice. Ma per lei rappresenta una nuova sfida e una scommessa per restare un volto televisivo.
Lo show, prodotto da Endemol, andrà in onda giovedì 23 e poi per tre domeniche: il 26 dicembre, il 2 e il 9 gennaio. L’idea di base ruota attorno al sacrificio, che cosa si è disposti a fare per riconquistare una persona cara: chi perde venti chili, chi smette di bere, chi accetta di andare in terapia, chi si fa a piedi da Napoli a Roma.
Ma la sorpresa della prima puntata è la presenza di Morgan come ospite. Dopo la clamorosa esclusione da Sanremo a causa delle dichiarazioni sull’uso di cocaina, per il cantante si tratta di un lento riavvicinamento a Raidue prima del programma tutto suo che andrà in onda a gennaio: una storia della musica ripercorsa attraverso le immagini dei Music Awards.
Dunque, Monica, in studio avrà il cantante dannato che parla d’amore...
«È una presenza che mi riempie di gioia. Non solo perché la Rai riaccoglie un artista, ma anche perché lui intende aprire il suo cuore. Parlerà molto della figlia Anna Lou (il suo unico desiderio è passare il Natale con lei), dell’amore travagliato e della difficile separazione da Asia Argento. E poi dedicherà un brano di Modugno (Meraviglioso) alla sua bambina. Nella prima puntata intervisterò anche Michele Placido che racconterà il rapporto con i suoi figli».
Sulla carta il suo show sembra un mix di «Carramba», «Stranamore», «C’è posta per te» e «Al posto tuo».
«Più che altro è un superamento di questi programmi. Noi non vogliamo riproporre la tv delle lacrime o delle carrambate. Cerchiamo di realizzare qualcosa di più moderno. Non ci sarò solo l’incontro tra due persone che si sono volute bene (che possono essere coppie o genitori e figli o altro) e che si sono divise, ma quella che ha causato la rottura deve dimostrare concretamente di voler tornare indietro».
E come lo può dimostrare in pochi minuti di programma?
«C’è una parte di reality. I partecipanti li abbiamo incontrati mesi fa e sono stati seguiti dagli autori: per esempio mostreremo le fasi del dimagrimento della signora che ha deciso di perdere chili per riconquistare il marito».
Ma sono storie vere, certificate?
«Assolutamente. Abbiamo ricevuto centinaia di richieste di partecipazione. Abbiamo scartato quelle poco convincenti e quelle delle persone che farebbero di tutto per apparire in tv. E poi trattiamo le vicende con molto garbo, in modo asciutto, senza lasciarci andare ai sentimentalismi».
Come funziona concretamente?
«Al centro dello studio ci sarà uno scrigno che contiene le “prove”. Una volta mostrate, la controparte deciderà se sono sufficienti per “perdonare”. A commentare ci sarà anche una giuria, che però non avrà funzioni di voto. Nella prima puntata sarà composta da Luca Ward, Barbara De Rossi, Povia e Maria Grazia Cucinotta. Successivamente interverrà anche Lucia Bosè».
Il programma rischiava di saltare, poi cosa è successo?
«C’erano problemi di costi. Alla fine si è trovato il compromesso di realizzare meno puntate e di andare in onda durante le feste natalizie invece che nel periodo di garanzia. Però, se lo show incontrerà il gradimento del pubblico, c’è l’ipotesi di fare altre puntate».
Per lei una bella scommessa.
«Certo, dopo che è stato chiuso Il fatto del giorno, ho deciso di rimettermi in gioco con un prodotto che non sarebbe nelle mie corde. Se andrà bene, vorrà dire che ho trovato una nuova strada, altrimenti non avrò problemi a chiudere la mia parentesi televisiva e magari tornare alla carta stampata».
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