Il monito della Severino: "Ora giustizia più efficiente" Avvocati contro il governo

Il ministro della Giustizia, Paola Severino, all'inaugurazione dell'anno giudiziario a Catania: "Recuperare lo spirito di servizio". Avvocati protestano contro le liberalizzazioni GUARDA LE FOTO

Il monito della Severino:  "Ora giustizia più efficiente" Avvocati contro il governo

E' il giorno dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Intervenendo alla cerimonia a Catania, il ministro della Giustizia, Paola Severino ha dichiarato: "Rendere la giustizia efficiente, rendere il magistrato capace di organizzare al meglio i propri uffici e amministrare la giustizia coltivando la specializzazione, costruire un modello di avvocatura attento ai valori della concorrenza leale e capace di elevare il proprio livello qualitativo, rappresentano le sfide nelle quali ci dovremo cimentare".

Il Guardasigilli si è detto fiducioso e ha invitato a non abbandonsarsi al "pessimismo, ma scommettere sulle proprie capacità, distretto per distretto, tribunale per tribunale, per ridisegnare un’Italia migliore e consegnare ai cittadini una giustizia che possa competere alla pari con i sistemi giuridici dell’Europa unita".

La Severino ha poi lanciato un monito ai giudici: "Oggi il Paese ha proprio bisogno di recuperare in tutti i settori lo stesso spirito di servizio, questa spinta nobile di chi svolge una qualsiasi pubblica funzione senza altri obiettivi che quello di adempiere al proprio dovere. Una spinta che in una realtà così difficile, condividete con i nostri dirigenti e personale amministrativo che con voi affronta ogni giorno rischi e fatiche".

Per il ministro c'è "da vincere una sfida nella sfida: da questo distretto l’Europa può sembrare più lontana, ma il miglior modo per accorciare questa distanza è quello di provare a capovolgere l’Italia, di provare a ripartire dal Sud, dalla Sicilia, dalla Calabria, dalla Campania, da città come Catania, dove non mancano i problemi, ma si può fare affidamento su intelligenze creative e brillanti capaci di proseguire su quell’impegno civile di cui è già stata data prova".

Per quanto riguarda il sistema carcerario italiano, il ministro ha affermato che "dallo stato delle carceri si misura il livello di civiltà di un Paese anche perché lo Stato non ripaga mai con la vendetta ma vince con il diritto e l'applicazione scrupolosa di regole e legge".

"Sul fronte dell'amministrazione della giustizia, sul fronte dell'anno che ci siamo lasciati alle spalle, il clima è decisamente cambiato. Nell'inverno del nostro scontento ci siamo scoperti più sobri e più seri", ha affermato il presidente della corte d'appello di Roma, Giorgio Santacroce.

Ad accompagnare l'inaugurazione dell'anno giudiziario, le proteste degli avvocati in tutta Italia contro le liberalizzazioni del governo Monti. Palermo si è svegliata tappezzata di striscioni in diversi punti delle città recanti le scritte "Il diritto prima del mercato" e "Tuteliamo diritti non vendiamo servizi" e "Le norme governative sulle liberalizzazioni mortificano il ruolo dell’avvocato".

"Il ministro della Giustizia provveda a emanare con urgenza il decreto che deve stabilire i parametri per il compenso degli avvocati nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale. Il D.L. Liberalizzazioni, che prevede l’abrogazione delle tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico, ha creato un pesante vuoto normativo che rischia di gettare nell’incertezza la grande maggioranza degli avvocati italiani e i giudici", ha dichiarato il segretario generale dell’Associazione nazionale forense (Anf), Ester Perifano, che ha scritto una lettera al ministro della Giustizia Severino, per sollevare il problema e chiedere un rapido intervento.

"L’abrogazione delle tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico

- ha continuato Perifano - porrà per il futuro problemi innanzi tutto ai cittadini che non avranno punti di riferimento che consentano loro di valutare adeguatamente le richieste che verranno loro formulate".

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