Una montagna di libri, letteratura a Cortina

Incontri con gli autori fino a settembre al Palazzo delle Poste

La storica figura di Alberto Ronchey è stata ricordata in questi giorni, al Palazzo delle Poste di Cortina d'Ampezzo, all'interno di «Una Montagna di Libri», la rassegna di incontri con l'Autore di Cortina, da un parterre di personaggi di grande valore della cultura italiana, e di ospiti di rilievo della Regina delle Dolomiti, che hanno voluto portare il proprio saluto alla vedova di Ronchey, Vittoria Aliberti, e al numeroso pubblico presente in sala.
E così, quella che era nata come una conversazione con Silvia Ronchey, figlia di Alberto, e Gianluca Amadori, presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Veneto, si è allargata ad una rievocazione collettiva del giornalismo colto e attento di Ronchey, sotto la regia di Alberto Sinigaglia, che ha curato il libro "Giornalismo Totale" (Aragno), una raccolta dei suoi scritti nei tanti anni di professione.
All'incontro cortinese, introdotto dal responsabile di Una Montagna di Libri Francesco Chiamulera, hanno preso parte Riccardo Franco Levi, deputato del Partito Democratico e fondatore del quotidiano "L'Indipendente"; Marina Valensise, giornalista del "Foglio" e collaboratrice di Ronchey negli anni in cui fu Ministro dei Beni Culturali; il giornalista e politico Jas Gawronski; Carlo e Marina Ripa di Meana, legati ad Alberto Ronchey da uno storico rapporto di amicizia e collaborazione.

Prendendo spunto dalle riflessioni sul "buon giornalismo" di Alberto Ronchey, Carlo Ripa di Meana ha espresso alcune considerazioni sulla pubblicazione del libro su Virginia Agnelli che la moglie Marina ha scritto con Gabriella Mecucci.

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