Moratti: "Coprifuoco esteso a tutte le periferie a rischio"

La sicurezza dei quartieri sempre più priorità del Comune: allo studio l’ordinanza per via Imbonati. E il sindaco annuncia l’allargamento delle misure alla Comasina: "Ma con il consenso dei residenti"

Moratti: "Coprifuoco esteso 
a tutte le periferie a rischio"

Il coprifuoco presto potrebbe arrivare anche alla Comasina. Questa l’intenzione del sindaco, Letizia Moratti, in questi giorni impegnata in un tour vorticoso nelle periferie, che sta studiando i dettagli dell’ordinanza antidegrado per via Imbonati. A brevissimo la via, tra quelle con la più alta concentrazione di stranieri, che da piazzale Maciachini arriva fino alla Comasina, finirà sotto controllo speciale. E così potrebbe essere per il quartiere noto per la banda di Vallanzasca. Ma il sindaco, che della parola sicurezza ha fatto uno dei suo cavalli di battaglia, sta pensando a un progetto più ampio: estendere il coprifuoco a tutte le zone più periferiche, abbandonate al degrado. «Sto portando avanti gradualmente le ordinanze - ha spiegato ieri Letizia Moratti dalla Comasina - però la mia intenzione è quella di estenderle a tutte le zone che presentano criticità, naturalmente verificando poi i risultati zona per zona».
Al momento il bilancio degli altri quartieri finiti sotto il giro di vite del Comune - Sarpi, Padova e Corvetto - è positivo e i residenti ringraziano, tanto da aver chiesto all’amministrazione di estendere i provvedimenti di lotta alla clandestinità e degrado anche in corso Lodi. «In questo caso - aveva raccontato il sindaco a Ferragosto - l’integrazione dell’ordinanza (da piazzale Corvetto a corso Lodi, ndr) nasce da una visita che ho fatto al Corvetto. Sono stati i residenti a chiederla». «I risultati delle zone nelle quali li stiamo applicando sono positivi - ha spiegato ieri - sia in via Padova, che in via Sarpi che il Corvetto. Via Imbonati è allo studio, è la prossima. Come sempre cerchiamo di farla con il consenso dei residenti e dei commercianti e poi sicuramente ce ne saranno altre». Il riferimento puramente voluto è ai commercianti di via Padova che avevano fatto il ricorso al Tar, vincendolo, contro la chiusura anticipata di locali e ristoranti, così come agli esercenti del Corvetto, che avevano protestato all’indomani dell’entrata in vigore delle leggi.
Le ordinanze antidegrado agiscono su due fronti: contro la clandestinità tramite l’obbligo per i proprietari degli appartamenti di depositare presso il comando della Polizia Locale la scheda del contratto di affitto e per gli amministratori condominiali di segnalare anomalie, e contro il degrado e il disturbo della quiete pubblica. Da qui la chiusura anticipata di phone center e internet point (alle 22), centri massaggi (alle 20), l’obbligo di vendere alcolici in bicchiere di plastica e il divieto di commercio in forma itinerante.


«La sicurezza è sempre un tema sul quale lavoriamo in maniera molto decisa» ha ribadito la lady di ferro alla Comasina dove ha partecipato all’intitolazione dei giardini di piazza Gasparri a don Gian Paolo Gastaldi, Ambrogino d’oro nel 2006, parroco di frontiera, da sempre in prima fila nella lotta contro l’illegalità: «Don Gastaldi ha collaborato a lungo con il Comune. Grazie alle sue segnalazioni, alla sua volontà positiva di agire per la convivenza, abbiamo rinforzato la presenza delle forze dell’ordine».

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