È morta Frau Beetz, la spia che doveva rubare i diari di Ciano

Aveva 90 anni, la leggenda vuole che si innamorò del conte prigioniero a Verona. Aiutò Edda Mussolini a fuggire in Svizzera e salvare le carte del marito

Hildegard Burkhardt, l'ex spia tedesca incaricata dal regime nazista di impossessarsi dei diari del conte Galeazzo Ciano mentre si trovava in prigione, è morta lunedì a Bonn all'età di 90 anni. La notizia è stata riportata dal sito internet tedesco Trauer.de. Secondo la leggenda, da spia si trasformò nell'amante del genero di Mussolini, aiutando infine la fuga di Edda Ciano in Svizzera, dove riuscì a mettere in salvo i diari del marito.
Passata alla storia come Frau Felizitas Beetz, fu segretaria del tenente colonnello Wilhelm Hottl, capo del servizio segreto tedesco in Italia. Controverso e misterioso personaggio, dotata di ottima cultura e di notevole padronanza della lingua italiana (si era laureata in letteratura italiana all'Università Lipsia), ricevette, all'età di 22 anni, l'incarico di tentare di farsi consegnare da Galeazzo Ciano i suoi diari, considerati compromettenti per gli alti gerarchi nazisti (in particolare da Joachim von Ribbentrop) oltre che da Adolf Hitler.
Per raggiungere il suo scopo, Frau Beetz frequentò assiduamente la cella numero 27 del carcere in cui fu rinchiuso Ciano, arrestato perché tra i componenti del Gran Consiglio del Fascismo che il 25 luglio del 1943 determinarono la caduta del regime fascista. Invece di impegnarsi a trovare i diari di Ciano, alla fine Beetz cercò di salvare il conte Galeazzo, marito di Edda, figlia di Benito Mussolini.
Felicitas Beetz partecipò a tutte le udienze del processo di Verona, ritornando ogni sera al carcere degli Scalzi per rincuorare Galeazzo. Assistette Ciano fino all'ultimo momento, fin quando questi venne trasferito al poligono di Porta Catena per l'esecuzione. Dopo la fucilazione di Ciano (11 gennaio 1944), fu Frau Beetz a consegnare gli ultimi oggetti di Ciano alla madre - Carolina - ricoverata, perché ammalata di cuore, nella casa di salute "La Quiete" di Varese. In occasione di quell'incontro, Frau Beetz confidò a Carolina Ciano: «Io ho amato Galeazzo, contessa. E lo amo ancora. È stato il grande amore della mia vita».
Sembra che Edda Mussolini avesse visto nella spia tedesca, più che una rivale, un'alleata. Questa circostanza appare confermata anche nelle sue memorie, in quanto Felicitas, insieme al conte Emilio Pucci, aiutò Edda a fuggire con i bambini in Svizzera. La fuga in Svizzera di Edda e la sua famiglia consentirono che gli esplosivi diari di Galeazzo Ciano potessero essere salvati e consegnati alla storia.
Dopo la seconda guerra monduale, Hildegard Burkhardt lasciò l'Utalia e ritornò in Germania.

Dopo aver divorziato dal primo marito, Gerhard Beetz, si risposò con Carl-Heinz Purwin, dal quale ebbe un figlio, Ulrich. In seguito intraprese una brillante carriera di giornalista con il nome di Hilde Purwin. Fu, tra l'altro, corrispondente del quotidiano «Neue Ruhr Zeitung» da 1951 fino a 1984.

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