Nessuna volontà di provocare, semplicemente una situazione dettata dallorario, dal correre dellorologio. Secondo il responsabile del centro islamico di viale Jenner, Abdel Hamid Shaari, il migliaio di islamici che sabato scorso hanno pregato rivolti alla Mecca in piazza del Duomo lo hanno fatto perché «era semplicemente giunta lora della preghiera, e ormai si trovavano lì. Fossero stati in unaltra piazza, lavrebbero fatta dove si trovavano». Dunque, a un certo punto, dopo aver forzato i cordoni delle forze dellordine in piazza San Babila (termine ultimo del corteo pro-Palestina autorizzato) una massa incredibile di persone si sarebbe accorta con sgomento, una volta raggiunta la piazza principale della città, che era già lora della preghiera del pomeriggio. Riesce a non scoppiare a ridere perorando questa tesi anche il portavoce dellUcoii, Ezzedine Elzir: «La manifestazione si è conclusa proprio nel momento della preghiera. Assolutamente - dice - non cera alcuna intenzione di offendere nessuno, né mancanza di rispetto verso i nostri fratelli cristiani».
Chi però, in quanto successo sabato scorso, di rispetto non ne vede affatto è larciprete del Duomo, monsignor Luigi Manganini: «Cè stata da parte dei musulmani in preghiera di fronte alla cattedrale quantomeno una mancanza di sensibilità».
Non di sensibilità, ma di rispetto della legge parla invece il parlamentare di An e vicesindaco di Milano con delega alla Sicurezza, Riccardo De Corato: «Il ministero degli Interni può, se vuole, denunciare gli organizzatori del corteo pro-Hamas di sabato scorso, per manifestazione non autorizzata, adunata sediziosa, e per pratica religiosa al di fuori del luogo di culto. I manifestanti - ha sottolineato - avevano infatti lautorizzazione della Questura a sfilare fino piazza San Babila. Gli arabi poi hanno pregato sul sagrato senza aver dato alcun preavviso alla Questura, come prevede la legge. Infatti lart 25 del codice penale dice che chi promuove o dirige funzioni, cerimonie o pratiche religiose fuori dei luoghi destinati al culto deve darne avviso almeno tre giorni prima al questore. Per questi motivi - ha concluso - mi aspetto che il ministro degli Interni prenda seri provvedimenti nei confronti di chi continua a violare le leggi».
«Chi brucia le bandiere di Israele e trasforma piazza del Duomo nel luogo improvvisato della preghiera islamica, non manifesta ma provoca. Non protesta ma cerca lintimidazione».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.