Bocciata senza appello la richiesta di costruire la moschea, adesso i pakistani di Desio, una comunità di oltre 2500 persone, vogliono il cimitero musulmano. Ma il sindaco, Giampiero Mariani, è molto scettico, mentre gli esponenti della Lega hanno già emesso la sentenza: proposta inaccettabile.
Qualche giorno fa Mohammad Younis, presidente della «Pakistan Public Welfare» ha protocollato la richiesta per lassegnazione di «una porzione di terreno idonea a fungere da cimitero musulmano per i nostri fratelli». «Non sono intenzionato a soddisfare la domanda pervenuta - dice il primo cittadino della città natale di Pio XI stiamo valutando la possibilità di destinare unarea del nuovo cimitero in piazza della Divina Misericordia agli stranieri non cattolici».
I leghisti hanno alzato le barricate. «Non vogliamo indossare i panni dei razzisti certifica Massimiliano Romeo segretario provinciale e neppure ragionare per pregiudizi. Il problema sta nel fatto che questi signori devono cominciare a rispettare i doveri imposti dalle leggi in vigore in Italia e non solo pretendere prima la moschea e poi il cimitero. Adesso la faccio io una domanda. Nei loro Paesi dorigine cosa è concesso ai cattolici? Non esiste reciprocità. In ogni caso termina Romeo - i nostri rappresentanti in giunta diranno un secco no».
Ancor più decisa lassessore alla Sicurezza Marina Romanò. «I loro defunti dice li seppelliscano dove li hanno tumulati finora. Forse, li riportavano nella loro Patria. Vadano avanti così. Non è certo la realizzazione di un cimitero per soli pakistani che si persegue lobiettivo dellintegrazione. I nostri esponenti, presenti sia in Consiglio comunale che nellesecutivo, sono assolutamente contrari. Al nostro sindaco e agli alleati del Pdl lo diciamo subito ed in modo inequivocabile. Non siamo disposti ad accettare compromessi».
Pollice verso sul cimitero, ora in tutta la Brianza sono gli stessi musulmani a muoversi con gran cautela prima di pensare alla moschea: dopo le vivaci polemiche che stanno scuotendo Regione e Comune di Milano, hanno deciso di aspettare tempi migliori. A Desio la comunità islamica ha deciso di accantonare lidea. Dopo aver puntato gli occhi sul palazzetto dello sport, una volta tempio della pallacanestro desiana, avevano cominciato anche una raccolta di fondi.
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