Mattia Binotto e la Ferrari si diranno veramente addio nonostante la smentite dei giorni scorsi. A darne l'indiscrezione il Corriere della Sera che ha rivelato come l'attuale team principal del Cavallino abbia deciso di lasciare l'incarico per la mancanza di fiducia del presidente John Elkann. Come accade in questi casi, le parti starebbero concordando i termini di questa uscita di scena e presto dovrebbe arrivare anche l'ufficialità. Per la sostituzione di Binotto, provvisoriamente, si pensa all'ad Benedetto Vigna.
Addio nell'aria
Pare che i rapporti con il team principal nono fossero ottimali. Il contratto di Binotto con la Ferrari sarebbe scaduto a fine 2023 ma a questo punto sembra proprio che le parti si diranno addio con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza dell'accordo. A quanto risulta nell'ultimo gran premio della stagione, ad Abu Dhabi, lo stesso team principal avesse manifestato ad alcuni amici intimi la fatica a portare avanti il proprio lavoro. Qualche giorno prima dell'ultimo appuntamento stagionale non a caso uscì l'indiscrezione di un divorzio anticipato per far posto al francese Frederic Vasseur, attualmetne team principal dell'Alfa Sauber. La Ferrari, dieci giorni fa, smentì questi rumors ma oggi pare proprio che quell'indiscrezione fosse la realtà dei fatti.
"In relazione alle speculazioni apparse su alcuni organi di stampa relative alla posizione del Team Principal della Scuderia, Mattia Binotto, Ferrari comunica che si tratta di voci totalmente prive di fondamento".
Comunicato della Scuderia Ferrari:
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) November 15, 2022
In relazione alle speculazioni apparse su alcuni organi di stampa relative alla posizione del Team Principal della Scuderia, Mattia Binotto, Ferrari comunica che si tratta di voci totalmente prive di fondamento.
Vasseur, al momento, sembra essere l'unica figura libera sul mercato per prendere il posto di Binotto visto che anche la candidatura di Andreas Seidl, team principal della McLaren, sembra sfumare. Leclerc vorrebbe un responsabile che gli affidasse - sulla carta e non solo - il ruolo di prima guida, cosa che pare non sia mai avvenuta con Binotto.
Il team manager del Cavallino paga un quadriennio deludente in cui non è riuscito a vincere, al pari del suo predecessore Maurizio Arrivabene. Quest'anno sembrava potesse essere la stagione buona ma i troppi errori del muretto e qualcuno dei piloti, oltre alla superiorità della Red Bull e di Max Verstappen, hanno fatto il resto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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