La pioggia, peraltro ampiamente prevista, scombina i piani della Ferrari, che invece delle conferme sperate, esce con un risultato davvero disastroso. Leclerc chiude 11° e nemmeno si gioca la Q3 mentre il compagno di scuderia Sainz non riesce a mettere il tempo giusto prima dell’ennesima bandiera rossa e l’acquazzone che allaga la pista. A sorridere, manco a dirlo, Max Verstappen, bravo e fortunato nel fare un giro abbastanza veloce alla prima occasione e mettersi dietro tutti i rivali. Al suo fianco la Haas di Nico Hulkenberg davanti ad Alonso e Hamilton. Un verdetto severo quello che riceve la Scuderia, che dovrà fare un mezzo miracolo domenica per portare a casa un risultato almeno decente.
Ennesimo patatrac per la Ferrari
Sessione bagnata come ampiamente previsto in una giornata che non era partita sotto i migliori auspici per le Rosse, visto il testacoda di Carlos Sainz nella sessione di libere della mattina. Sul bagnato la Red Bull era data in netto recupero, visto il miglior tempo fatto segnare da Max Verstappen. Molto, però, dipenderà dall’intensità delle precipitazioni, a tratti simili ad un monsone. Almeno in termini di velocità il distacco tra la Red Bull del campione del mondo e la Ferrari di Leclerc non sembrava molto grande. Leggermente dietro Alonso e Sainz, con Perez non in grande forma. Si parte subito con gomme intermedie, vista la pausa nella pioggia, ma le rain sono pronte nei box, a scanso di equivoci. Neanche il tempo di partire e già c’è una vettura che procede lentamente: l’Alfa Romeo di Zhou ha dei guai tecnici e viene esposta immediatamente la bandiera rossa. Le varie vetture partono una decina di minuti dopo con Verstappen sempre più veloce mentre la pista si asciuga; non molto dietro Alonso e Leclerc. La Q1 si chiude con il miglior tempo del campione del mondo, seguito dall’alfiere dell’Aston Martin, la coppia Mercedes davanti a Leclerc. Eliminati subito Tsunoda, Gasly, De Vries, Sargeant e Zhou.
La Q2 parte con parecchia confusione nei box, visto che dovrebbe riprendere presto a piovere. Il muretto della Red Bull, come al solito, imbrocca la strategia giusta: nonostante il testacoda di Stroll, Verstappen esce addirittura con le slick, nonostante ci siano diverse chiazze d’acqua lungo il tracciato. La Ferrari ritarda un attimo e paga carissimo questo errore, visto che Leclerc non riesce a mettere un giro buono tale da farlo risalire sopra l’undicesimo posto. Se Atene piange, Sparta non ride, visto che anche Carlos Perez si trova in una situazione simile. La seconda tranche delle qualifiche vede in testa il sorprendente Albon, davanti a Verstappen, Piastri, Alonso e Sainz. Lasciano la compagnia sia il monegasco che il messicano, assieme a Stroll, Magnussen e Bottas, che nelle libere di ieri aveva fatto vedere cose egregie.
Azzardo pioggia, la spunta Verstappen
Il meteo sconvolge i piani delle varie scuderie, con una Q3 che vede una serie di protagonisti certo poco usuali, da Ocon a Hulkenberg, da Piastri a Albon e Norris. Chiaramente l’attenzione è sui primi cinque, con Sainz chiamato al compito non semplice di togliere la pole a Verstappen e alle Mercedes. La pioggia sempre più insistente costringe tutti a scendere in pista con le intermedie e, ancora una volta, è il campione del mondo a trovare subito il giro giusto. Il suo 1’27”059 gli consente di mettersi dietro Alonso, Hamilton e Russell. Decisamente meno bene lo spagnolo della Ferrari, inchiodato all’ottavo posto. Prima di riuscire a prendere le misure, l’incidente che rovina i piani delle Rosse: la McLaren di Piastri si gira e finisce sulle barriere. La sessione viene bloccata dall’ennesima bandiera rossa a 7’11” dalla fine.
Ci vuole parecchio prima che si riprenda a correre ma la pioggia nel frattempo si è fatta sempre più insistente. I piloti azzardano un giro veloce ma sembra del tutto inutile: anche se si rischiasse il tutto per tutto, i tempi sarebbero di almeno 4 secondi più lenti del tempo messo da Verstappen. Alla fine le posizioni sono cristallizzate sui tempi prima della bandiera rossa, con un deludente ottavo posto per Carlos Sainz. La griglia è quantomeno strana, con la seconda posizione occupata nientepopodimeno che dalla Haas di Nico Hulkenberg, che si mette dietro di due decimi due campioni del mondo come Fernando Alonso e Lewis Hamilton. Terza fila per Russell e l’Alpine di Ocon, Norris e Sainz in quarta fila davanti alla McLaren di Piastri e alla Williams di Alex Albon.
La giuria, nel frattempo, sta valutando un incidente in pista tra Sainz e l’Alpine di Ocon: il ferrarista rischia quindi di perdere tre posizioni, il che lo farebbe scivolare a fianco di Leclerc. I verdetti delle qualifiche sono questi qui, decisamente non riflettono i valori in campo ma tant’è. Domenica non dovrebbe piovere e su un circuito veloce come Montreal superare non sarà impossibile. Certo che la montagna da scalare per le Ferrari sembra davvero enorme.
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