Ancora una volta le qualifiche del Gran Premio d’Olanda sono complicate dalla pioggia e da qualche incidente che coinvolge, purtroppo, la Ferrari di Charles Leclerc. Il ferrarista esce a quattro minuti dalla fine della Q3, perdendosi quindi il gran finale. Per la grande gioia del pubblico di casa, la pole position se l’aggiudica ancora il campione del mondo Max Verstappen, che mette un tempone a fil di sirena. Secondo uno dei piloti più convincenti in tutto il weekend, Lando Norris, che si mette dietro la Mercedes di Russell, ansioso di far meglio del compagno di squadra Hamilton, fuori a sorpresa nella Q2. Quarto posto memorabile per la Williams di Alexander Albon mentre Carlos Sainz finisce solo sesto, superato anche da Fernando Alonso. Leclerc scivola al nono posto ma per fortuna nessuna conseguenza dopo l’incidente sia per lui che per Sargeant, anche lui finito sulle barriere nel Q3.
Q1, condizioni complicate
A dominare l’avvicinamento alle qualifiche del Gran Premio d’Olanda la questione meteo, che ha reso estremamente complicato lo svolgimento delle libere della mattina. Tra incidenti, bandiere rosse ed una pista semi-allagata, il verdetto che ha visto Max Verstappen riaffermare la propria supremazia sul tracciato di casa potrebbe non essere così significativo. Le previsioni, infatti, lasciavano intendere che nel pomeriggio olandese ci sarebbe stato il bel tempo ma, almeno a giudicare da quello che si è visto nella gara di Formula 2, la pioggia la farà ancora da padrona. Le condizioni della pista e un grosso incidente che ha coinvolto tre monoposto hanno convinto la direzione di gara ad annullare la corsa, cosa che certo non ha rassicurato i tanti tifosi che hanno sfidato il meteo per presentarsi sulla costa del Mare del Nord. Ad un quarto d’ora dal semaforo verde, però, ecco che tra la pioggia spunta un timido sole: resta da capire se sarà sufficiente per asciugare l’asfalto prima delle fasi cruciali della qualifica. Nessuno se la sente di rischiare le slick e, almeno per la Q1 le monoposto scenderanno in pista con le intermedie. L’asfalto, però, è lontano dalle condizioni ideali: se ne accorge subito il pilota della Williams Albon, finito fuori strada alla curva 11. Pochi minuti dopo sia Hulkenberg che Verstappen vanno lunghi nella ghiaia alla curva 1: il campione del mondo si lamenta col muretto, dicendo che “non ha grip”.
A confermare i problemi già visti nelle categorie minori, si moltiplica il numero di piloti finiti fuori pista: nel giro di un paio di minuti sia Gasly che il ferrarista Leclerc finiscono anche loro sulla ghiaia in curva 1. Anche l’australiano Piastri, che finora ha messo il miglior tempo, va davvero vicino ad un fuori pista alla curva 10, quando prende una traiettoria troppo larga in uscita. Non male, comunque, il suo tempo, visto il botto rimediato venerdì alla parabolica nelle libere del pomeriggio. Come temevano in molti nel paddock, i meteorologi confermano l’arrivo della pioggia, abbastanza da rovinare il finale della Q1. Max Verstappen non si fa ripetere due volte l’invito e mette un tempo migliore di quello di Piastri di soli 24 millesimi di secondo, proprio mentre sta iniziando a piovere. Mentre la direzione esamina un incidente tra Stroll e Hamilton alla curva 14, Alexander Albon conferma il buono stato della Williams, mettendo un tempo più veloce di quello di Verstappen. Cosa fanno le Rosse? Sainz è un paio di decimi più lento del campione del mondo mentre Leclerc aspetta l’ultimo giro per risalire ad un non rassicurante 14° posto. Occhio, però, ad un incidente nel finale che la direzione starebbe esaminando: alla curva 2 Carlos Sainz avrebbe stretto la McLaren di Piastri, costringendolo a mettere le ruote nell’erba. Vedremo se ci saranno conseguenze per il ferrarista o meno.
Q2, Hamilton eliminato
La prestazione non convincente del monegasco, almeno a sentirlo mentre si sfoga alla radio, sarebbe stata dovuta ad un errore del muretto. Le parole di Leclerc suonano come un atto d’accusa: “Non si può non considerare il traffico, il riscaldamento delle gomme, tutto. Queste sono le cose fondamentali, concentriamoci su questi dettagli ed andrà tutto bene. Altrimenti saremo fuori al Q2: siamo già stati fortunati a farcela nel Q1”. Anche l’ex campione del mondo Hamilton ha rischiato grosso e si è lamentato lungamente di esser stato ostacolato nel giro di lancio. La speranza di tutti è che le cose vadano in maniera meno caotica nella Q2, visto che la situazione del meteo è abbastanza stabile. Sainz ha segnalato al muretto che le traiettorie si stanno asciugando molto in fretta ma, almeno per i primi minuti, nessuno azzarda il passaggio alle slick. Verstappen, Norris ed il sorprendente Albon continuano a girare più veloce degli altri ma i tempi si stanno abbassando molto. Il campione del mondo è il primo a scendere sotto l’1:20, mettendo dietro il compagno di squadra ma, a questo punto, resta solo da decidere quando usare le soft, che dovrebbero garantire tempi molto più veloci.
A tre minuti dalla fine della Q2 tutte le monoposto montano un nuovo treno di intermedie mentre Verstappen e Norris preferiscono continuare con le gomme vecchie, sicuri di aver messo un tempo sufficiente a passare al Q3. A complicare il lavoro della Ferrari, Leclerc finisce ancora nella ghiaia in curva 1 ma il passo del monegasco e di Sainz dovrebbe essere sufficiente ad evitare sorprese. Gli ultimi minuti vedono una girandola di tempi veloci: entrambe le Rosse riescono a mettere tempi da top 10 mentre Piastri scippa per qualche minuto la pole provvisoria a Verstappen, che monta le intermedie nuove proprio negli ultimi minuti. A pagare le conseguenze di un finale caotico è proprio la Mercedes di Hamilton: mentre Sainz chiude con un giro sotto l’1:20, l’alfiere delle Frecce d’Argento è costretto a rinunciare al giro veloce, chiudendo solo 13°. A sorpresa entrambe le Williams entrano nel Q3, con la prima in carriera per l’americano Sargeant, che fa meglio dell’Aston Martin di Stroll di soli 5 centesimi.
Q3, Leclerc out, pole Verstappen
Nell’ultimo quarto d’ora gli occhi di tutti sono puntati al cielo, per cercare di capire quando giocarsi le slick. La Ferrari non ha più voglia di aspettare e decide di far scendere sia Leclerc che Sainz subito con le soft. Stessa scelta per la Williams ma l’azzardo paga fino ad un certo punto. Se Albon e Sargeant fanno segnare i tempi più veloci, l’americano finisce fuori strada alla curva 2, costringendo la direzione ad esporre la bandiera rossa. L’impatto con le barriere è stato piuttosto violento; quasi sicuramente le qualifiche per il pilota statunitense finiscono qui. A quanto pare Sargeant avrebbe messo le ruote sul bagnato, abbastanza per perdere il controllo della sua monoposto e sbattere violentemente sulle barriere. Nessuna conseguenza per lui, almeno a giudicare da come sia in grado di uscire dall’abitacolo con le sue forze.
Solo quattro piloti erano riusciti a mettere un tempo prima della bandiera rossa, il che fa presagire una decina di minuti al fulmicotone alla ripresa. Ci vogliono parecchi minuti per rimuovere la Williams e ripristinare le barriere, cosa che potrebbe rimescolare le carte lato meteo. La Fia fa sapere che, una volta esposta la bandiera verde, rimarranno ancora 8’13” nei quali giocarsi la pole position a Zandvoort. Ora che la pista è più asciutta, i tempi precipitano attorno all’1:12, con Lando Norris che mette il tempo più veloce davanti al compagno di squadra. Il tracciato, però, è ancora piuttosto pericoloso, come dimostrato dalla Ferrari di Leclerc: mentre spingeva forte per risalire la classifica, perde l’anteriore all’uscita dalla curva 9, schiantandosi poi sulle barriere. Ancora bandiera rossa a poco più di 4 minuti dalla fine della Q3. Preoccupante il fatto che il retrotreno sia quasi distrutto, dato che la Ferrari aveva appena installato sulla sua monoposto un cambio nuovo.
Alla bandiera verde Max Verstappen dimostra a tutti che, almeno fino a quel momento si era nascosto: tempo clamoroso, 1:10.567, oltre un secondo più veloce di tutti. Negli ultimi minuti è una vera e propria girandola di tempi veloci, con la classifica che cambia volto ogni pochi secondi. Alla fine, a sorridere è ancora la McLaren, che si conquista la prima fila con Lando Norris. Vista l’uscita nel Q2 di Hamilton, la Mercedes riesce a tornare competitiva grazie al terzo posto di Russell, a quasi due decimi dal connazionale.
Alexander Albon conferma l’ottimo weekend della Williams chiudendo la seconda fila davanti a Fernando Alonso e a Carlos Sainz. Interessante come le prime sei siano sei monoposto diverse, con i compagni di squadra molto indietro. Perez e Piastri chiudono davanti agli incidentati Leclerc e Sargeant.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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