F1, a Singapore trionfa Sainz in un finale al cardiopalma. Leclerc 4°

La striscia di vittorie di Verstappen finisce grazie ad una gara precisa, senza sbavature dello spagnolo che gestisce al meglio il vantaggio in un finale nervoso dall'assalto delle Mercedes. Leclerc chiude quarto, davanti a Verstappen

Fonte: Twitter (@ScuderiaFerrari)
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La maledizione è finalmente finita, con una Ferrari che riesce ad arrivare sul gradino più alto del podio. A trionfare sul circuito di Singapore è Carlos Sainz, che mette una gara attenta, precisa, gestendo il vantaggio in maniera magistrale in un finale nervosissimo, nel quale le Mercedes andavano molto più veloci. Alla fine la battaglia a quattro è troppo per Russell, che esce all’ultimo giro e consegna i primi due posti a Sainz e ad un ottimo Lando Norris. Leclerc, che aveva perso qualche secondo di troppo ai box, chiude in quarta posizione, mettendosi dietro il solito Verstappen, che è riuscito a risalire nonostante una vettura molto meno competitiva. Finisce quindi la striscia di vittorie più lunga della storia della Formula 1 ma ai ferraristi importa relativamente: il secondo trionfo del pilota spagnolo è una boccata d’aria per la Rossa, che ora può sognare un finale di stagione con qualche soddisfazione in più.

Avanti le Ferrari, Max scatenato

Dopo le disastrose qualifiche del sabato, il numero uno della Red Bull Christian Horner sembra pessimista rispetto alle possibilità di rimonta in gara. Poco dopo le qualifiche di ieri aveva dichiarato “non penso che riusciremo a vincere oggi ma è stato un filotto davvero splendido”. Pretattica o semplice constatazione dei problemi aerodinamici della RB19? L’unica cosa certa è che oggi saranno solo 19 le monoposto a partire: Lance Stroll, dopo il grave incidente al termine della Q1 di sabato non prenderà il via. L’Alfa-Romeo di Zhou Guanyu è stata invece costretta a compiere delle riparazioni nella nottata e quindi partirà dalla pit lane. Già dal giro di allineamento si capisce come la Ferrari punti a riprendersi quel secondo posto perso negli ultimi secondi del Q3 nei confronti di Russell: Leclerc, infatti, è l’unico ad aver scelto le soft per il primo stint di gara e mette una partenza micidiale.

F1 Singapore gara partenza @F1
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Sainz riesce a conservare la prima piazza mentre Hamilton riesce in qualche modo a scavalcare il compagno di squadra, anche se è costretto ad uscire di pista. Quando è costretto a restituire la posizione la situazione si stabilizza: davanti le due Ferrari, seguite dalle due Mercedes. Nel frattempo la gara di Yuki Tsunoda è già finita: alla curva 14 è costretto a parcheggiare la sua AlphaTauri in panne. Mentre Zhou rientra ai box per montare le gomme dure, scintille tra Norris e Hamilton: il pilota della McLaren sostiene che l’ex campione del mondo debba concedergli il quarto posto, visto che ha tagliato alla curva 2 per difendere la posizione. Nelle retrovie, Verstappen è scatenato e in cinque giri è già risalito fino all’ottava posizione. Perez sempre attardato dopo aver perso diversi secondi nel contatto al primo giro con Tsunoda che ha causato la foratura del pilota giapponese. Un Norris molto aggressivo riesce a superare Hamilton dopo un giro ma si attende ancora la probabile penalizzazione.

F1 Singapore gara Verstappen sorpasso @F1
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Leclerc sfortunato, Sainz avanti

Dopo una partenza arrembante, Leclerc è invitato dal muretto ad alzare il piede dall’acceleratore per risparmiare le gomme ma nonostante tutto il monegasco rimane tra un secondo e un secondo e mezzo dietro al compagno di squadra, sempre entro il limite del Drs. Alle loro spalle, situazione più o meno stabile con il trio inglese Russell-Norris-Hamilton che ha aperto un buco di quasi quattro secondi nei confronti della coppia Alonso-Ocon. Un paio di secondi dietro, invece, Max Verstappen, decisamente più competitivo di Perez, ancora inchiodato in 13a posizione. Al 17° giro Carlos Sainz prova a scrollarsi di dosso lo scomodo compagno di squadra, migliorando due volte il giro più veloce. Quasi tutte le monoposto, a questo punto, cercano di conservare le gomme per arrivare al meglio al primo pit-stop. A scompaginare le carte potrebbe arrivare, però, un breve acquazzone. Ancora prima, però, arriva il lungo di Sargeant che tocca il muretto, rompendo l’ala anteriore: il pilota sceglie di rientrare ai box ma frammenti di fibra di carbonio si spargono sulla pista. Quando la direzione attiva la virtual safety car, tutte le squadre richiamano le vetture ai box.

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Le Red Bull, partite con le dure, sono le uniche a non rientrare, risalendo in seconda e quarta posizione. Ancora una volta, il box Ferrari combina un pessimo scherzo a Leclerc. Se Sainz riesce a conservare la prima posizione, dover attendere qualche secondo di troppo il cambio gomme costa al monegasco un paio di punizioni. Il pilota della Rossa chiede spiegazioni al muretto ma, almeno a sentire loro, stavolta non si è trattato di un errore ma di un ritardo dovuto al traffico nella pit lane, visto il gran numero di vetture in arrivo. Davvero sfortunatissimo il pilota della Ferrari, che può prendersela solo con la Dea Bendata. Quando riprende la gara succede davvero di tutto: Sainz avanti tranquillo mentre le Red Bull con le gomme vecchie fanno l’impossibile per tenere dietro gli avversari. Russell ci mette due giri a superare Verstappen mentre tra Hamilton e Perez volano fior di scintille. Leclerc rimane cauto per evitare problemi mentre Alonso è penalizzato di cinque secondi. Hamilton supera Perez ma, forse, uscendo dal tracciato.

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Sainz e Russell battagliano

Con la bagarre alle loro spalle, gli unici a riuscire a mettere giri puliti sono il duo di testa, con la Mercedes di Russell che regge il passo della SF-23 di Sainz. Leclerc ha perso diversi secondi dietro a Perez ma ora punta decisamente Verstappen per poi provare a riconquistare qualche posizione. Quando si riapre il Drs, il monegasco si fa sotto e riesce a superare il campione del mondo. Perez è decisamente più lento ma si difende alla grande dagli attacchi di Alonso, incalzato da Ocon e Magnussen. Il duello di testa, per il momento, vede Sainz in grado di rispondere con giri veloci all’arrembante Russell, che, però, può approfittare delle zone Drs. A metà gara la frustrazione del pilota Mercedes è palpabile: forzare per superare Sainz potrebbe costringerlo ad anticipare l’ultimo pit-stop, bruciando il treno di medie nuove che ha a disposizione. Con le dure, però, la Freccia d’Argento è in grado di reggere il passo della Ferrari, con lo spagnolo sempre avanti di meno di un secondo nei confronti del britannico. Nel frattempo Leclerc, in quinta posizione, non sembra in grado di mettere pressione a Hamilton, che rimane fuori dalla zona Drs del ferrarista.

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Dietro di lui, grandissima battaglia tra Perez, Alonso ed Ocon, che si scambiano di posizioni diverse volte, sfiorando l’incidente tra i muretti del circuito asiatico. Il team radio, intanto, vede un Sainz ansioso di poter ricominciare a tirare e togliersi dagli scarichi la presenza ingombrante di Russell, ormai a circa sei decimi dall’alfiere della Rossa. A ridere nella battaglia a tre è l’Alpine del transalpino, che scavalca sia Alonso che Perez, in chiarissima difficoltà. L’asturiano riesce a superare l’ostico messicano un giro dopo, con le coperture della Red Bull rovinate. Perez rientra al box, scivolando molto indietro con l’olandese che lo imita il giro dopo. Sainz continua a controllare la gara ma, alla sue spalle, il gruppo si è compattato. Sarà un finale di gara non banale. Russell deve guardarsi le spalle dal rimontante Norris, con Hamilton e Leclerc non molto lontani. A 19 giri dalla fine, Ocon ha un problema alla power unit ed è costretto a parcheggiare la sua monoposto in una posizione pericolosa. La bandiera gialla è sostituita dalla virtual safety car ed è di nuovo spazio per il valzer dei pit-stop.

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Le Mercedes entrano nello stesso giro, facendo perdere qualche secondo a Hamilton. Alonso ne approfitta per scontare la penalità di cinque secondi per poi montare le soft ma il box perde tantissimi secondi per completare l’operazione. Le Ferrari rimangono fuori, come la McLaren di Norris, che al momento compongono il podio virtuale. Con le gomme nuove le Mercedes vanno forte e fanno segnare giri veloci in successione, mettendo a rischio il terzo posto di Leclerc, di un secondo e mezzo più lento. Con le gomme nuove, anche le Red Bull tornano competitive con Verstappen che rientra in zona punti.

Un finale al cardiopalma

A 13 giri dalla fine, Leclerc ha ancora quasi 7 secondi di vantaggio su Russell, che però è molto più veloce del ferrarista, recuperandogli quasi due secondi al giro. Resta da capire quale sarà la strategia della Rossa, in un finale di gara che rischia di complicarsi maledettamente. Verstappen, intenzionato a prendersi quanti più punti possibili, ci mette mezzo giro a scavalcare Lawson, puntando ora Piastri e Gasly, quasi 10 secondi avanti. Con la Mercedes sempre più pericolosa nei retrovisori, Leclerc dovrebbe aumentare il ritmo per tenere dietro l’inglese ma oggi non sembra avere lo stesso passo del compagno di squadra. A 9 giri dalla fine, lo spagnolo cambia passo mentre il monegasco si prepara a difendere il terzo posto con le unghie e coi denti. Con le gomme rovinate, però, neanche le migliori acrobazie possono tener dietro le Frecce d’Argento: la Ferrari è costretta a cedere entrambe le posizioni nello stesso giro.

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Verstappen, nel frattempo, fa fuori facilmente la McLaren di Piastri e punta decisamente al sesto posto, un risultato comunque eccellente in un weekend decisamente sotto tono per la Red Bull. A sei giri dalla fine tutta la pressione è sulle spalle di Sainz, che fa l’impossibile per aumentare il ritmo e resistere alla rimonta forsennata delle due Frecce d’Argento. Norris sembra un attimo più rapido del ferrarista ma non sembra intenzionato a spingere: il pericolo vero sono le due Mercedes alle sue spalle. Gli ultimi giri sono al cardiopalma, con le prime quattro vetture nel giro di un paio di secondi. Norris resiste ad un paio di attacchi di Russell ma perde il Drs di Sainz, che ne ha approfittato. Lo spagnolo rallenta quanto basta per dare una mano alla McLaren, che mette qualche preziosissimo metro nei confronti delle Mercedes. Ad un giro e mezzo dalla fine è una battaglia sul giro dei millesimi di secondo, ci si giocherà tutto nell’ultimo giro.

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Si finisce in volata, con Sainz che fa l’elastico per consentire a Norris di guadagnare qualche metro nei confronti delle Mercedes ma la pressione è troppa per Russell che, nel vivo della battaglia va dritto e sbatte nelle barriere. Una vera disdetta per l’inglese, che aveva messo una gara quasi perfetta ma a ridere, stavolta, sono la Ferrari e Lando Norris, la cui battaglia negli ultimi giri è stata da applausi.

Seconda vittoria in carriera per Carlos Sainz, che conclude al meglio una gara condotta con intelligenza e sangue freddo, una prova di maturità per lo spagnolo. Grande soddisfazione per la Ferrari, che finalmente interrompe il dominio di Verstappen e della Red Bull.

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