MINI John Cooper Works Paceman

La versione più sportiva della nuova Paceman sfodera 218 cv e un look senza compromessi. Sarà presentata al North American International Auto Show (NAIAS) di Detroit il prossimo gennaio, per arrivare nelle concessionarie a marzo

MINI John Cooper Works Paceman

Presentata pochi mesi fa come settimo modello della gamma MINI, la Paceman ha dalla sua l'indubbia originalità, sia sul piano estetico, sia quanto a destinazione d'uso, per non parlare della disposizione dei sedili nell'abitacolo, con quelli posteriori separati. La chiamano, infatti, Sports Activity Coupé: sintetizza in modo ben riuscito la sportività di una coupé con esigenze più pragmatiche, oltre che con il gusto di guida, un ingrediente irrinunciabile di ogni MINI. Ora per la Paceman è il momento della versione John Cooper Works, un nome ricco di storia e capace di accendere l'interesse degli appassionati più sportivi. Qui, come sugli altri modelli JCW, il motore è il noto e apprezzato quattro cilindri in linea di 1.598 cc, dotato di turbocompressore con tecnologia Twin-Scroll e capace di raggiungere 218 cv (160 kW) di potenza a 6000 giri/min; la coppia si attesta a 280 Nm tra 1900 e 5000 giri, con la possibilità di sfruttare l'overboost per brevi periodi, ottenendo 300 Nm di coppia tra 2100 e 4500 giri. Di serie è previsto il cambio manuale a sei marce ma è disponibile come optional l'automatico, anch'esso a sei rapporti, comodo ma probabilmente non in linea con la connotazione decisamente sportiva. Le prestazioni sono molto interessanti, con l'accelerazione da 0 a 100 km/h dichiarata pari a 6,9 secondi e velocità massima superiore a 220 km/h. Nel ciclo di prova combinato UE la MINI John Cooper Works Paceman consuma in media 7,4 litri di carburante (cambio automatico: 7,9 litri) per 100 chilometri, grazie anche alla tecnologia MINIMALISM che prevede la presenza del sistema Start&Stop (sulla versione a cambio manuale) e il recupero dell'energia in frenata. La trazione integrale ALL4 è di serie: il differenziale centrale azionato elettromagneticamente ripartisce la coppia motrice tra i due assi. In condizioni normali la ripartizione è del 50% su ciascun asse, ma è possibile spostare tutta la trazione sulle ruote posteriori.

La dotazione di serie, decisamente ricca, include il kit aerodinamico, l'assetto sportivo con vettura ribassata, ammortizzatori e molle regolati ad hoc, i cerchi in lega da 18 pollici (ma ci sono quelli opzionali da 19 pollici) e l'impianto di scarico dedicato con terminali cromati.

Nove le colorazioni proposte per la carrozzeria di un modello che non mancherà di sollecitare i pruriti dei tanti che ancora non si rassegnano (per fortuna!) a un futuro della mobilità fatto soprattutto di auto "politicamente corrette"...

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