MotoGP Malesia, dopo la Sprint Race il titolo piloti è un po' più spagnolo

Sprint Race della MotoGP a Sepang che vede vincere Jorge Martin mentre Pecco Bagnaia finisce con un pesante zero nella casella punti. Mondiale nelle mani dello spagnolo

MotoGP Malesia, dopo la Sprint Race il titolo piloti è un po' più spagnolo
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Il sabato di Sepang sembrava essere partito col piede giusto per Pecco Bagnaia, autore di una pole position formidabile con tanto di record sul giro. Un exploit servito per mettersi davanti a tutti sulla griglia di partenza, specialmente a Jorge Martin con il quale si contende il mondiale piloti. Lo spagnolo però brucia l'italiano al via della Sprint Race e lo mette sotto pressione con un ritmo indiavolato. Missione compiuta, perché questo basta a far cadere Bagnaia al terzo giro e a mettere una grossa ipoteca sul titolo piloti. Adesso il divario fra i due pende a favore dell'iberico per 29 lunghezze.

Pole position da record in Malesia

Pole position da primato di Bagnaia in Malesia: in 1.56”337. L'iridato della Ducati segna il nuovo record sul tracciato di Sepang, abbassato di 1.154. Questo gli basta anche per battere Jorge Martin sulla Ducati Pramac di 0.216. A completare la prima fila Alex Marquez con la Ducati Gresini, mentre in seconda fila ci sono Franco Morbidelli, Marc Marquez ed Enea Bastianini. Dominio Ducati nelle prime sei caselle della griglia di partenza.

Bagnaia cade: colpo di scena

Si parte con le gomme slick nonostante la lieve pioggerella che circonda il tracciato di Sepang. Allo spegnimento dei semafori buona partenza di Bagnaia dalla pole position, ma ancora meglio fa il suo rivale Jorge Martin, che passa al comando con una staccata pulita in curva 1. Terza posizione per Marc Marquez, il quale si mette a seguire Pecco come un'ombra. Nei primi giri il ritmo del gruppetto di testa è irresistibile, infatti per trovare Enea Bastianini bisogna scavare nel grande solco lasciato dal trenino comandato da Martin, Bagnaia e Marc Marquez. Quando però mancano otto giri dal termine capita l'evento clou del giorno: Bagnaia scivola e cade. L'italiano frana a terra alla curva 9, forse taglia troppo la curva, e si ritrova con la sua Ducati steso sull'asfalto. Disperazione per colui che indossa il numero uno sul cupolino, perché il sogno di confermare il terzo titolo iridato diventa quasi una chimera. Martin con il suo ritmo indiavolato compie la missione del giorno e vola al comando, pensando proprio a quel mondiale che diventa giro dopo giro sempre più vicino.

Martin vince senza fatica

Lo spagnolo della Ducati Pramac adesso vola in solitaria davanti a tutti, mentre dal muretto Pramac lo invitano a mantenere la concentrazione, perché restare in sella diventa vitale. Il numero 89 non si fa pregare e danza con classe sulle curve di Sepang, senza prendersi troppi rischi, scortato da Marquez a distanza di sicurezza. Al terzo posto Enea Bastianini, troppo in ritardo per dire la sua in chiave vittoria.

La gara Sprint finisce senza sussulti, infatti il pathos si esaurisce subito con la precoce uscita di scena di Bagnaia. Sotto alla bandiera a scacchi festeggia Martin, mentre sul podio salgono Marquez e Bastianini. Di seguito la classifica finale dei primi 9:

  1. Martin 19'49.230
  2. Marc Marquez +0.913
  3. Bastianini +2.010
  4. Alex Marquez +6.575
  5. Quartararo +7.917
  6. Morbidelli +8.957
  7. Binder +11.015
  8. Miller +11.834
  9. Acosta +12.091
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