MotoGP Qatar, vince Di Giannantonio, mentre Bagnaia è secondo. Solo decimo Martin

Fabio Di Giannantonio firma una bella vittoria in Qatar, frantumando Pecco Bagnaia negli ultimi giri. Male Jorge Martin, che sprofonda al decimo posto

MotoGP Qatar, vince Di Giannantonio, mentre Bagnaia è secondo. Solo decimo Martin
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Aveva dimostrato di essere a suo agio sulla pista di Losai, in Qatar, ma Fabio Di Giannantonio colpisce quando meno te lo aspetti. Il pilota del team Gresini, in uscita per lasciar spazio a Marc Marquez, vince una bella gara, battendo negli ultimi giri un brillante Pecco Bagnaia. Decisivo l'attacco a poche tornate dalla bandiera a scacchi, mentre a Pecco basta conservare la seconda posizione per essere felice, perché il suo rivale al titolo iridato sprofonda in una crisi inattesa, passando sul traguardo in decima posizione. La strada del bis mondiale per Bagnaia sembra, a questo punto, spianata. Sono infatti 21 i punti di vantaggio dell'italiano sullo spagnolo, quando manca un solo round alla fine della stagione 2023 della MotoGP.

Bagnaia in fuga al via

È tanta l'attesa per il duello Bagnaia-Martin che tiene ancorati gli appassionati di MotoGP al televisiore. Dopo la Sprint Race dominata in modo superbo dallo spagnolo della Ducati Pramac, che ha ridotto il suo svantaggio da Pecco a sole 7 lunghezze, stavolta si corrono 22 giri di fuoco sul tracciato di Losail. I due centauri, tra l'altro, partono affiancati in seconda fila. Allo spegnimento dei semafori è proprio Bagnaia il più determinato, tanto che compie uno scatto micidiale e dopo soltanto un giro plana davanti a tutti, compreso Marini, poleman del weekend. Di contraltare, la partenza di Martin è alquanto negativa, di per sé già una notizia, scivolando in ottava posizione. La Ducati dello spagnolo scorbutica a dismisura, è la causa del suo ritardo.

La Desmosedici numero uno, invece, prosegue la sua fuga in testa alla classifica, scortata da un plotone di piloti molto veloci, con Di Giannantonio, che passa Marini. Quest'ultimo viene scarato anche da Binder, ferocissimo con la sua KTM, e da Alex Marquez, veramente a suo agio su questo circuito. Nelle retrovie si accende una bella contesa tra due spagnoli d'assalto, come Marc Marquez e Maverick Vinales. Martin intanto risale fino alla sesta posizione, ma non riesce a ricucire lo strappo con coloro che lo precedono. Tra l'altro il ritmo di Bagnaia è irresistibile, "nuvola rossa" sembra esaltarsi durante la notte di Losail. Tuttavia, Diggia non molla e tallona il ducatista con il numero 1 sul cupolino, seguendo l'avversario con appena 0,2 secondi di svantaggio.

Di Giannantonio piazza l'acuto che non ti aspetti

A metà Jorge Martin alza bandiera bianca, entra in crisi e si fa scartare sia da Marc Marquez che da Maverick Vinales, precipitando in ottava piazza. La gara "da gambero" del talento iberico prosegue, perché anche l'ex Ducati, ora alla KTM, Jack Miller supera il contendente al titolo iridato. Davanti, Di Giannantonio sta francobollato alla moto di Bagnaia, seguendo la Desmosedici ufficiale come un'ombra. Intanto, in zona podio si affaccia Luca Marini, che fulmina Brad Binder, mentre Maverick Vinales compie una rimonta pazzesca, sopravanzando Alex Marquez. Gli ultimi giri sono carichi di tensione, perché Diggia sferra un attacco da lesa maestà a Bagnaia, passando in testa alla gara. Pecco non ci sta e in staccata cerca di riportarsi in prima posizione, ma va lungo e rischia di cadere.

Nonostante l'errore, "nuvola rossa" conserva la seconda piazza. A Bagnaia può andare bene così, anche perché Martin nel frattempo è precipitato al decimo posto.

Sotto alla bandiera a scacchi festeggia la vittoria Fabio Di Giannantonio, salutando il team Gresini forse con qualche rimpianto. Bagnaia sul podio insieme a Marini, mentre Vinales porta l'Aprilia in quarta piazza. Disastro Martin, che finisce in decima posizione.

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