Monza - Neanche il tempo di svuotare il paddock di Imola che è già tempo di far calare adrenalina ed entusiasmi. «Dobbiamo credere che questa situazione per cui l’Italia ha due Gp sia vista in modo critico da parte di qualcuno». Non un sasso buttato lì, quello di Angelo Sticchi Damiani, n°1 di Aci. Ma la conferma di quanto paventato anche da Stefano Domenicali, ceo della Fom, nei giorni precedenti: non sarà così semplice tenere due Gp in Italia.
Sticchi non sceglie a caso neanche il contesto: lo fa nel cantiere Monza, là dove la F1 ha chiesto interventi di adeguamento all’impianto e messa in sicurezza. Riasfaltatura completa, restyling di tre sottopassi e creazione di uno nuovo destinato ai mezzi delle squadre.
«Non si vuole aumentare il numero di Gp, ma diminuire quelli europei e far spazio a quelli di altri continenti, più redditizi», spiega Sticchi. «A Imola un primo ministro asiatico ha chiesto un Gp», svela, senza menzionare la Thailandia. «Ma la concorrenza ai circuiti italiani è europea. Francia e Germania non hanno gare loro, sebbene tedeschi abbiano vissuto gli anni recenti della Mercedes vinci tutto.
Se ora Audi dovesse entrare come costruttore sarebbe difficile dire di no. Presto avremo il Gp cittadino di Madrid, senza che la Catalunya voglia uscire. È possibile che propongano di fare un anno loro e uno noi, con i due Gp», conclude il presidente Aci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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