Milano - E' andata male a Renato Vallanzasca. Per una banale multa non pagata non avrà la libertà condizionata, che aveva chiestodopo aver scontato circa 40 anni di detenzione. L'ex leader della "Mala" milanese avrebbe dovuto pagare una sanzione pecuniaria di tremila euro derivante dal cumulo pena di alcune condanne. Ma non l'ha fatto. E per questo motivo i giudici del tribunale di sorveglianza di Milano hanno ritenuto inammissibile la sua istanza. Una "dimenticanza" che è costata cara al "bel Renè". La libertà condizionale, infatti, che permette di scontare la pena fuori dal carcere in regime di libertà vigilata, può essere concessa a condizione che l’imputato abbia adempiuto a tutte le obbligazioni civili e pecuniarie che derivano dai reati per cui è stato condannato. A quanto si è appreso, la multa non pagata sarebbe relativa a una condanna di molto tempo fa. "La libertà vigilata sarebbe un gran bel passo in avanti". Così si era espresso Vallanzasca, parlando coi cronisti, prima di entrare in aula.
L'istanza sarà ripresentata Come ha chiarito il suo legale, l’avvocato Alessandro Bonalume, l’istanza verrà ripresentata "al più presto", perché la decisione di oggi era relativa soltanto a un "vizio procedurale" e non al merito. Vallanzasca si è soffermato anche sul suo passato criminale: "Ho detto basta tanti anni fa, perché la 'mala' oggi non è più quella d’un tempo.
Chi mi conosce bene, come i magistrati e i poliziotti di un certa età, sa che sono cambiato". Dopo la bocciatura del tribunale di sorveglianza Vallanzasca se ne è andato scuro in volto. "Non gli ha fatto certo piacere - ha spiegato il suo legale -. Ma ripresenteremo l'istanza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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