La musica lirica conquista i più giovani con una gara-show a colpi di capolavori

Da "Rigoletto" a "La Bohème": sfida fra cantanti e azione scenica in un corto di 20 minuti. E incontri con big come Rajna Kabaivanska

La musica lirica conquista i più giovani con una gara-show a colpi di capolavori

In tv manca il Piero Angela della lirica, il divulgatore appassionato ma anche competente capace di accendere la curiosità del telespettatore che nulla sa di opera ma che, se viene sedotto a dovere, decide di superare la soglia del teatro. Scoprendo così quanto può essere godibile e addirittura pop uno spettacolo che non è assolutamente per pochi eletti, come parrebbe ascoltando i sedicenti esperti che tutto sanno perché tanto hanno visto e dunque dispensano buoni consigli non potendo offrire né buoni né cattivi esempi (suggerimento per l'utente: meglio evitare i capannelli degli specialisti nel foyer).

A dire il vero c'è chi sta sperimentando l'arte del racconto dell'opera a un pubblico generalista. È il tenore Gianluca Terranova, autore di un prodotto televisivo per Sky 176 Explorer Channel HD. Si chiama Italia Opera Talent, è andato in onda fra novembre e dicembre e, visto il successo ottenuto, verrà replicato dal 16 gennaio ogni mattina alle ore 11. «Dodici giovani cantano in Rigoletto, Traviata, Elisir d'amore, Don Giovanni e La Bohème. Le spiegazioni della trama, dei temi e snodi dell'azione scenica si alternano con l'ascolto di alcune pagine dell'opera, il tutto in un corto di 20 minuti», spiega Terranova che interviene con due omaggi a Enrico Caruso, il tenore leggenda che aveva impersonato in una serie tv per la Rai.

Una giuria ha selezionato l'opera meglio rappresentata tra le cinque in concorso: a vincere non è il singolo cantante, ma il titolo e dunque la squadra che vi ha lavorato. Il format prevede anche la messa in onda delle prove dei cantanti con il pianista accompagnatore, con i colleghi e il regista, un dietro le quinte intitolato «Allenamenti».

Quello del cantante è un mestiere appeso a due corde (vocali), per questo in Italia Opera Talent si conversa con chi ne conosce i segreti, perché ne ha fatto un uso professionale per decenni (il soprano Rajna Kabaivanska) o perché ne ha studiato la meccanica da un punto di vista medico (Franco Fussi). Il talent si consuma in soli 20 minuti poiché si rivolge, continua Terranova, «allo spettatore che non conosce l'opera ed è spaventato dalle sue lunghezze. Meglio avvicinarlo poco e poco, con pillole di lirica e una narrazione leggera».

E già si lavora alla seconda edizione del programma che verrà arricchita dalla rubrica «Opera&Chef» realizzata con Identità Golose.

«Canto pagine d'opera abbinate a piatti realizzati da tre chef, un modo per parlare di opera», spiega Terranova, il quale sempre in gennaio fra Orvieto e Città della Pieve promuove dei corti in diretta su Instagram per i quali il pubblico è invitato a votare. «Sono operazioni che spero alzino il livello di attenzione su un genere fortemente italiano e falsamente elitario: l'opera è per tutti».

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