Qualcosa di più di un docufilm, Bono & The Edge A sort of Homecoming, disponibile ora sulla piattaforma Disney+, è una pietra miliare immancabile per tutti i fan, gli appassionati e gli amanti della musica degli U2. Abituati come siamo ad effetti speciali, esaltazioni e divismo, il regista premio Oscar Morgan Neville crea al contrario, confezionandolo in un'atmosfera intima e a tratti profondamente nostalgica, una sorta di macchina del tempo che partendo dal presente, fa rivivere il passato della band, attraverso performance musicali, video storici e le parole di Bono e The Edge. Un percorso nel più profondo significato della musica degli U2, che inizia proprio da loro stessi.
Tutto questo in una Dublino che con grande orgoglio, si mostra nella sua particolare bellezza e negli occhi della gente, che degli U2 ha vissuto gli inizi nei pub, l'ascesa, e il grande successo planetario, “prestandoli” al mondo, ben coscienti però delle loro salde radici. Un film concerto, che vede la presenza del del famoso presentatore americano David Letterman, legato al gruppo da una profonda amicizia che dura da 25 anni.
Letterman invitato a visitare, da Bono e The Edge, per la prima volta Dublino, oltre a tirare le fila dell’intera storia della band, è l'ospite d'onore del concerto intimo del frontman e chitarrista degli U2, andato in scena davanti ad un fortunatissimo pubblico di poche centinaia di persone, in un luogo iconico: l’ex edificio dell’Ambassador Cinema alla fine di O’Connell Street, nel Northside di Dublino, da dove parte anche il suo giro per la città, alla ricerca delle radici della loro musica. Tra l'acquisto di una forma di formaggio e alcuni cappelli tipici, con il suo particolare umorismo, Letterman, raccoglie racconti e suggestioni, di quegli irlandesi che degli U2 hanno visto gli albori, con i primi concerti, quando: "Non era possibile rimanere indifferenti dall'energia che trasmetteva Bono su qualsiasi palco”. Ma anche delle parole di The Edge sui momenti di crisi del gruppo, e sui testi che prendevano posizioni nette sia sulla questione irlandese, che sul concetto più generale di guerra.
Le stesse che, come racconta Bono, si ritrovano nel nuovo lavoro della band, Songs Of Surrender una raccolta di 40 canzoni registrate negli ultimi due anni, in una nuova versione con arrangiamenti inediti e inserimenti di nuovi testi. Ma non è solo la storia di una band leggendaria quella che viene fuori, ma soprattutto la profonda amicizia che lega Bono e The Edge. Un rapporto che emerge profondamente nel suggestivo live, quando il frontman ammette che l'amico non avrebbe alcun bisogno di lui, perché è in grado di scrivere, cantare, produrre ed esibirsi da solo. Ma non è così, e la verità è nelle parole di The Edge che risponde dicendo che fare musica senza gli altri non sarebbe “così divertente”.
Un docufilm emozionante, che evidenzia come la musica degli U2 abbia avuto un potente impatto sulla società Irlandese, portato poi, con l’impegno sociale, anche in tutto il
mondo. Un esempio tra tutti, lo show per il Super Bowl a pochi mesi di distanza dall'11 settembre, che ha visto scorrere i nomi delle vittime durante la loro performance di Where the Streets Have No Name.
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