Colapesce e Dimartino, musica d'autore: "Il cantautorato di sinistra non può tornare"

Sul brano "Ragazzo di destra": "Potremmo scriverne uno per ogni partito"

Colapesce e Dimartino, musica d'autore: "Il cantautorato di sinistra non può tornare"
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E via con la polemica. «Sapevamo che sarebbe stato un brano divisivo». Nel nuovo disco di Colapesce e Dimartino, che si intitola Lux Eterna Beach, c'è il brano Ragazzo di destra che snocciola i luoghi comuni dell'estrema destra, robe tipo manganello e cose del genere. Sulla carta può sembrare un attacco politico vecchio stile, in realtà, dopo l'ascolto, è un brano quasi didascalico, molto etereo, distante anni luce dalle schermaglie (spesso ai limiti dell'offesa) di tanta canzone d'autore dei decenni scorsi. «Il nostro intento non è politico, abbiamo capovolto gli stereotipi per scrivere questa canzone sulla paura che genera odio» spiegano loro due che sono rimasti tra i pochi a fare musica pensata, scritta e suonata come insegna la tradizione.

Non a caso un punto di riferimento del Ragazzo di destra, spiegano loro, è La guerra di Piero di Fabrizio De Andrè, nel quale non c'è un vincitore ma solo sconfitti. «De Andrè non dava giudizi ma punti di vista» spiegano loro due che hanno quarant'anni, una sensibilità politica che arriva dalla sinistra e una carriera fatta di gavetta e voglia di mettersi in gioco.

«A dirla tutta - aggiungono quasi scherzosamente - potremmo scrivere un brano per un ragazzo di qualsiasi partito politico».

E difatti il disco, che comprende pure Splash! presentata all'ultimo Sanremo, non è un manifesto, è più che altro una passerella quasi metafisica di storie nelle quali Lorenzo Urciullo detto Colapesce e Antonio Dimartino sono spettatori seduti all'angolo proprio, mutatis mutandis, come Paolo Conte nelle sue canzoni. «Noi non siamo tesserati, però c'è bisogno di canzoni che stimolino il dialogo. Nessun artista prende posizioni, forse è il momento che gli autori inizino a entrare davvero nella discussione: il cantautore può tornare centrale». Torna il cantautorato impegnato? «Macché il cantautorato di sinistra non può tornare, da trent'anni non ci sono leader di riferimento».

Più che altro Colapesce e Dimartino sono due musicisti (il 23 novembre parte il tour nei club) che sembrano più attenti alla cura musicale che alla polemica da titolone. Le canzoni di questo disco «luminoso» (Colapesce dixit) sono piene di sfumature e dettagli da intenditori come nella sofisticata La luce che sfiora di taglio la spiaggia mise tutti d'accordo o la lieve, sognante Forse domani. E poi in Lux Eterna Beach c'è una chicca di uno dei meno celebrati cantautori italiani, ossia Ivan Graziani.

«Suo figlio Filippo, attraverso la Numero Uno di Sara Potente, ci ha fatto sentire I marinai, brano inedito scritto e cantato a fine anni '80. D'accordo con la famiglia, abbiamo scritto un ritornello ex novo e con Ivan ci siamo incontrati in un tempo che non esiste». Dovunque sia quel tempo, il risultato è struggente e vale l'applauso.

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