I 60 anni di Cristina D’Avena tra musica, cartoni e sorrisi

Cristina D'Avena compie 60 anni: fin da giovanissima allieta un pubblico trans-generazionale con le sigle dei cartoni animati

I 60 anni di Cristina D’Avena tra musica, cartoni e sorrisi
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Compie 60 anni la cantante Cristina D’Avena, forse una delle artiste più trans-generazionali al mondo: è adorata dai bambini, ma anche dai papà e dalle mamme che ieri erano bimbi e bimbe a propria volta e imparavano a memoria le sigle dei cartoni animati in tv, in particolare quelli trasmessi da Bim Bum Bam nei lunghi pomeriggi invernali. Cristina D’Avena ci metteva ieri come oggi la sua voce e la sua passione: è forse questo il segreto del suo successo.

Le sigle sono realmente la mia vita - ha raccontato la cantante in una sua intervista a Panorama - non mi sono mai stufata di cantarle perché in fondo dentro di me si alternano la bimba la donna. Io adoro totalmente quel che faccio, non ho mai cercato pensato di interpretare un altro tipo di canzoni”.

Dal “Valzer del moscerino” a cantante delle sigle più amate

La prima volta sul palco è nota: a 3 anni e mezzo, nel 1968, Cristina D’Avena canta a “Lo Zecchino d’Oro” il brano “Il valzer del moscerino”, arrivando al terzo posto. Quello con il Piccolo Coro dell’Antoniano diventa per lei un sodalizio di lungo corso, che la accompagna fino al 1976. Senza velleità artistiche all’epoca, ma con il consueto sorriso che caratterizza da sempre la cantante.

Ero una bimba che cantava - ha detto a Billboard - una semplice bambina che amava cantare, che si divertiva, che aveva i suoi amichetti. Andavo all’Antoniano anche per vedere la mia amica del cuore. Non ero una giovane bambina talentuosa che voleva fare la cantante, è diverso. All’Antoniano ci tengono molto a non creare dei divi”.

L’esordio vero e proprio come artista di Cristina D’Avena avviene nel 1981, quando incide la sua prima sigla di un cartone, “Bambino Pinocchio”. Da lì è una sequela di successi: le sigle dei cartoni vengono incise su dischi vendutissimi, che i bambini e le bambine degli anni ’80 ascoltano ogni giorno - e forse conservano ancora gelosamente. A partire dalla hit “Canzone dei Puffi”. Naturalmente la sua carriera tra dischi e concerti continua ancora oggi.

Io sono un’istintiva - ha spiegato in un’intervista a Vanity Fair - E credo profondamente nel mio istinto di pancia. Infatti la mia carriera è stata un’infilata di prime volte, di innamoramenti a prima vista. Oppure di no a prima vista. Per me è tutto o niente. E lo capisco subito se una cosa fa per me”.

Licia diventa una persona in carne e ossa

Tra le sigle interpretate da Cristina D’Avena c’è, nel 1985, quella del cartone “Kiss Me Licia”, anime giapponese che in Italia riscuote un grande successo. Tanto da decidere di dare vita a una serie in più stagioni, ognuna con il proprio titolo: “Love Me Licia”, “Licia dolce Licia”, “Teneramente Licia”, “Balliamo e cantiamo con Licia”. Cristina D’Avena diventa la protagonista di questa serie, una persona in carne e ossa la cui dolcezza rende il telefilm un appuntamento fisso per anni, e anche oltre. Anche lo spin-off, “Arriva Cristina”, in cui Cristina D’Avena interpreta se stessa, è un successo.

Gli stracult e la carriera ai tempi dei social

Ambita nelle trasmissioni tv - le sue partecipazioni al Festival di Sanremo sono state attesissime e si sono rivelate epiche - Cristina D’Avena continua oggi a svolgere il suo lavoro, attraverso collaborazioni nel tempo con “Lo Zecchino d’Oro”, concerti (in particolare quelli in giro per l’Italia con i Gem Boy) e incisione di dischi. Molto interessante è stata l’esperienza di “Duets” e “Duets Forever” nel 2017 e nel 2018: la cantante ha duettato con tantissimi colleghi artisti sulle note dei suoi brani storici già celebri, come “Georgie”, “Doraemon”, “L’incantevole Creamy”, “Occhi di gatto”, “Mila e Shiro due cuori nella pallavolo”, “Una spada per Lady Oscar”, “Che campioni Holly e Benji” e “Sailor Moon”.

Sui social network prosegue la passione dei fan per Cristina D’Avena: i suoi profili con gli aggiornamenti sono sempre presi d’assalto dai bambini e dalle bambine di ieri che ammirano immagini e video di concerti e di ciò che

la cantante condivide della sua vita privata. E non mancano le condivisioni a oltranza di alcuni filmati dei tempi di “Licia”: uno stracult è la scena in cui a Cristina/Licia vengono richieste le fettine panate.

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