"A soli dodici anni, è tra i migliori pianisti d’Europa". Con queste parole Leopold Mozart non si riferiva al suo geniale e celeberrimo figlio Wolfang Amadeus, bensì a sua figlia Maria Anna Mozart. Non tutti sanno che nella famiglia Mozart l’amore per la musica e il talento non riguardavano solo il padre musicista e compositore Johann Georg Leopold Mozart e lo straordinario Wolfang Amadeus, ma anche Maria Anna. Quarta figlia di Leopold e di Anna Maria Walburga Pertl, insieme al più noto fratello Anna Maria fu l’unica sopravvissuta dei sette figli della coppia, mentre gli altri morirono tutti nei loro primi mesi di vita. Il suo forte attaccamento alla vita e la sua forza le valsero il soprannome di Nannerl, “benedizione di Dio”.
Enfants prodiges
Maggiore di cinque anni rispetto ad Amadeus, fu probabilmente lei che, esercitandosi, accese la passione per la musica nel fratello. Non solo: alcuni studiosi ritengono che alcune delle prime composizioni di Mozart andrebbero invece attribuite alla sorella. Maria Anna era infatti solita comporre dei brani per Amadeus, affinché il fratellino imparasse a suonare ed era sempre lei a riportare sullo spartito le prime creazioni di Amadeus, quando egli ancora non era capace di scrivere da solo. Il percorso musicale di Maria Anna iniziò a sette anni con lezioni di clavicembalo e pianoforte impartite direttamente dal padre, spesso alla presenza del piccolo Amadeus che la ascoltava suonare e che presto avrebbe dato a sua volta prova delle sue incredibili doti.
La fine della carriera
Nel 1762 la coppia di fratelli geniali fu chiamata a esibirsi davanti all’imperatrice Maria Teresa d'Austria, quando Maria Anna Mozart aveva solo 11 anni e Amadeus 6 e, successivamente, tra il 1763 e il 1766, la giovane artista e il fratello partirono per un tour in numerose città d’Europa. I due iniziarono anche a comporre le loro prime opere. Purtroppo però al percorso di Maria Anna restavano pochi anni: al compimento dei 18 anni e al raggiungimento della cosiddetta “età da marito”, il padre scelse di non portare più con sé la figlia e di destinarla a un matrimonio sicuro con un ricco magistrato, il barone Johann Baptist von Berchtold zu Sonnenburg.
I rapporti con la famiglia
Nonostante l’abbia allontanata dal successo che aveva iniziato ad assaporare e l’abbia privata della possibilità di continuare a esprimere la sua genialità, Maria Anna Mozart restò comunque legata al padre e, per lungo tempo, anche al fratello. Restano tracce del grande affetto tra i due nelle lettere di Amadeus alla sorella (le risposte di Maria Anna sono per lo più andate perdute). L’allontanamento fra i due si avrà solo con la scarsa vicinanza geografica - una volta sposata, Maria Anna si spostò nel villaggio di Sankt Gilgen, a sei ore di carrozza da Salisburgo, dove invece viveva il fratello - e il passare degli anni, ma nella parte finale della sua vita, quando Amadeus era ormai morto da tempo, Maria Anna ritrovò grande serenità nel rapporto con uno dei nipoti, Franz, con il quale strinse un legame profondo.
Il lavoro da insegnante di musica
In tanti, ai tempi in cui Maria Anna Mozart calcò i più celebri palcoscenici in città come Vienna, Parigi e Londra, affermarono che il talento della giovane era addirittura maggiore di quello di Amadeus. Non se ne avrà mai la certezza, ma di certo si sa che Maria Anna, a cinquant’anni, rimasta vedova, per mantenere sé stessa e i suoi figli tornò felicemente a lavorare come insegnante di musica e il destino le donò una vita lunga e una morte serena, diversa da quella tormentata del suo giovane fratello, che trascorse i suoi ultimi anni sommerso dai debiti e morì a soli 35 anni.
Consigli di lettura per conoscere più a fondo la storia di Maria Anna Mozart
Ci sono diversi libri che raccontano la storia di Maria Anna Mozart, tra questi troviamo il romanzo La sorella di Mozart di Rita Charbonnier (Marcos y Marcos, 2022); il saggio Le sorelle di Mozart, Storie di interpreti dimenticate, compositrici geniali e musiciste ribelli di Beatrice Venezi (Utet, 2020), che racconta non solo la storia di Anna Maria Mozart, ma anche di tante altre musiciste cui fu impedito di suonare, di firmare i propri componimenti o di accedere ai conservatori solo
perché donne. Infine, per i lettori più piccoli, dai cinque anni in su, la biografia illustrata Sono una Mozart anch'io! Il genio perduto di Anna Maria Mozart di Audrey Ades (Edizioni Arka, 2022).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.