Gianni Morandi grande protagonista a Palazzo Madama per i 75 anni del Senato della Repubblica. L’artista di Monghidoro ha eseguito l’inno di Mameli, un medley dei suoi successi, per poi omaggiare Lucio Dalla con “Caruso”. “Un po’ di emozione c’è, è la mia prima volta qui”, ha ammesso il settantottenne, che ha regalato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e agli altri presenti la sua “Fatti mandare dalla mamma” e molte altre hit del suo sterminato repertorio, compresa “C’era un ragazzo che come me”. Ma come sempre non mancano le polemiche, anche in occasione di una ricorrenza istituzionale di questa portata: Morandi è stato criticato per aver accettato l’invito di quel governo di destra brutto e cattivo. A zittire i soliti soloni ci ha pensato Al Bano Carrisi con un tackle a gamba tesa.
Al Bano difende Morandi: “Le istituzioni non hanno colore”
Intervenuto ai microfoni dell’Adnkronos, Al Bano ha commentato così il dibattito scoppiato sui social network circa la presenza del collega e amico a Palazzo Madama con il presidente Ignazio La Russa: "Le istituzioni non hanno colori politici e Morandi ha fatto quello che doveva fare. Bisogna imparare a rispetta anche il volere di un popolo e il popolo ha scelto questo Governo".
Diversi utenti hanno posto l’accento sulla “vicinanza” di Morandi alla sinistra, un dettaglio che avrebbe dovuto spingere l’artista a rifiutare l’invito alla cerimonia in Senato. Al Bano è a dir poco tranchant: "Basta con questa storia 'destra’ e 'sinistra’, Morandi è stato invitato dalle istituzioni e ha fatto la scelta giusta, sono totalmente dalla parte di Morandi e delle Istituzioni". "Partecipando ha dato una bella lezione a tutti", la chiosa dell'amato cantante di Cellino San Marco.
Per molti la polemica è uno sport e si è pronti a tutto pur di innescare la discussione, questo è l’ennesimo esempio. Il concerto di Morandi a Palazzo Madama ha permesso di rendere il giusto omaggio a un simbolo della democrazia e per qualche ora ha messo da parte le divisioni tra destra e sinistra, tra maggioranza e opposizione.
Tutti uniti nel nome della musica, con il premier Meloni sorpreso a canticchiare così come il ministro Crosetto, il leader di Italia Viva Matteo Renzi, l’ex capogruppo del Partito Democratico Simona Malpezzi e la presidente della commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia (M5s). Alla faccia dei soliti rompiscatole.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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