Giovanni Pezzoli, batterista e cofondatore degli Stadio insieme a Gaetano Curreri, Marco Nanni, Ricky Portera e Fabio Liberatori, è morto nella serata di ieri, giovedì 29 dicembre, all’età di 70 anni. A darne la notizia è stato il gruppo musicale su Instagram: "Alle 21.00 di questa sera purtroppo Giovanni ci ha lasciato. I nostri pensieri e i nostri cuori sono pieni di dolore! Vogliamo ricordarlo con il suo sorriso e la voglia di fare musica per farci e farvi divertire. Ciao Giovanni".
Il malore nel 2016
Pezzoli era nato a Bologna il 14 maggio 1952 ed è stato il cofondatore del gruppo nato nella primavera del 1981. Il batterista era stato colpito da un grave malore nella notte tra il 24 e il 25 marzo del 2016, mentre si trovava in vacanza in montagna, poche settimane dopo la vittoria del suo gruppo al Festival di Sanremo con il brano “Un giorno mi dirai” e pochi giorni dopo l'avvio del “Miss Nostalgia Tour”. Proprio per suonare quel brano il musicista era tornato per la prima volta su un palco nell'agosto successivo, all'Arena della Regina di Cattolica, in provincia di Rimini. Si era trattato di un ritorno di pochi minuti con gli Stadio, introdotto da un emozionato e commosso Curreri e accompagnato da una ovazione nei suoi confronti. Intanto, il componente della band era stato sostituito dal vivo da Adriano Molinari, collaboratore di Zucchero, e in seguito da Iarin Munari.
Le ultime notizie
Nel mese di giugno dello scorso anno Pezzoli era stato ricoverato in ospedale per essere sottoposto ad alcuni accertamenti. Lo scorso 27 novembre, sulla pagina Facebook 'Giovanni Pezzoli friends', riconducibile all'artista, era apparso un post che aveva preoccupato non poco i suoi numerosi fan: "Giovanni non sta bene. Per ora non possiamo aggiungere altro per rispetto nei suoi confronti e dei suoi famigliari. Vi chiediamo solo di avere pazienza e pensare a Gio con tutta la positività possibile, che ci auguriamo possa essergli di aiuto. Sono momenti difficili, non insistete per cortesia nel chiedere informazioni. Grazie di cuore". E ancora: "Gio in questo momento più che mai ha bisogno delle nostre energie positive, di tutto ciò che il vostro affetto può produrre di concreto e utile alla battaglia che sta combattendo".
Il 7 dicembre era poi arrivato un messaggio più rassicurante, con una foto di Pezzoli dal letto d'ospedale con il respiratore nasale, il pollice alzato, un accenno di
sorriso, accompagnata dalla scritta "Durante la battaglia non è importante vincere o perdere, ma battersi e il nostro Gio è un great fighter!". Centinaia i like e i messaggi di auguri che aveva raccolto il post.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.