Non è poi così sorprendente che Malavita dei Coma-Cose dopo mesi dalla pubblicazione sia arrivata al primo posto dei brani più trasmessi in radio. Intanto è una canzone che si merita quel posto perché è un gran bel brano, vicino allo spirito di De André ma non nostalgico e, soprattutto, molto ben arrangiato e interpretato. E poi perché, a metà agosto nel pieno dell'estate, è la conferma che il 2024 passerà alla storia come uno dei rari anni senza un tormentone che diventi il simbolo della stagione. Non c'è una spiegazione precisa del fenomeno. Forse è una coincidenza. Forse è la reazione a un Festival che a febbraio grondava già aspiranti tormentoni (vedasi i The Kolors). Più probabilmente è uno dei sintomi della fase di stallo creativo che vive il pop. Ossessionato dai numeri (farlocchi) dei social o da quelli troppo settoriali e poco trasversali delle piattaforme, e anche produttori e artisti sono vagamente confusi e indecisi. Ci sta. È fisiologico. Resta il fatto che l'unico brano con i crismi del tormentone (Sesso e samba di Tony Effe con Gaia) è sceso al secondo posto e il brano che a settembre potrebbe vincere i Power Hits di Rtl 102.
5 (ossia Storie brevi di Annalisa e Tananai) non ha le coordinate tipiche del cosiddetto tormentone. A seguire, in classifica Earone ci sono Coldplay, The Kolors, Elodie (foto), Anna eccetera. È agosto ma potrebbe essere novembre o marzo.
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