"Tutti i cellulari in tasca". Achille Lauro rimprovera il pubblico al Concertone

Il cantante, durante l'esibizione sulle note di Rolls Royce, ha punzecchiato il pubblico al Circo Massimo sempre con il telefonino in mano

"Tutti i cellulari in tasca". Achille Lauro rimprovera il pubblico al Concertone
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In un Concertone del Primo Maggio ancora a secco di vere polemiche ci ha pensato Achille Lauro a mettere un po' di pepe all'evento. Quello del cantante non è stato un violento sfogo contro il pubblico, ma comunque una sorta di frecciatina che da molti è stata vista come un rimprovero nei confronti del pubblico presente. Sempre più frequentemente chi partecipa a esibizioni dal vivo non rinuncia a immortalare tutto con il cellulare attraverso video e foto piuttosto che godersi il momento. E potrebbe essere stata proprio questa la motivazione che ha spinto Lauro De Marinis a rivolgersi senza mezzi termini alla platea del Circo Massimo.

Achille Lauro si stava esibendo sulle note di Rolls Royce, brano che portò a Sanremo 2019 classificandosi al nono posto. Improvvisamente, accompagnato dalla base strumentale della canzone, ha richiamato l'attenzione del pubblico e lo ha punzecchiato: "Com'è, Roma? Tutti i cellulari in tasca, grazie. Domani lo raccontate". Un invito esplicito a mettere da parte i telefonini e ad ammirare l'esibizione per custodirla nel cassetto dei ricordi e non nella memoria degli smartphone.

Un concetto assai condivisibile, considerando che anche in altre performance del Concertone del Primo Maggio non è passata inosservata la distesa di giovani con i cellulari in mano per riprendere gli ospiti sul palco. In effetti da diversi artisti questo viene considerato un elemento di poca educazione e di scarso rispetto nel confronto dello spettacolo offerto. Evidentemente una larga parte di chi assiste ai concerti non considera che un ricordo riesce a riaffiorare meglio se lo hai vissuto direttamente con i tuoi occhi invece che fissando lo schermo del telefonino spinto dalla frenesia di pubblicare il contenuto sui social.

Anche quel "domani lo raccontate" pronunciato da Achille Lauro ha un suo senso di base: perché bisognerebbe preferire la logica del postare video e foto sul web per far sapere agli utenti della Rete di essere presente a quell'evento piuttosto che viverlo in modo da poterne fare un ricordo davvero personale?

La schiera del pubblico con gli smartphone in mano non è passata inosservata su X (ex Twitter). Più di qualche telespettatore da casa ha notato un particolare assai criticato: "Che ricordi del Concertone quando tutti ballavano e le mani in alto creavano delle coreografie. Ora si vedono solo cellulari"; "Tutti con i cellulari in mano e nessuno che balla o canta godendosi la festa.

Bah…". Spazio anche all'ironia con tanto di riferimento a Me ne frego di Sanremo 2020: "Achille Lauro che non vuole i cellulari durante la performance ma il pubblico risponde con un 'Me ne frego!'".

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