Umberto Broccoli vale "Cento"

A Cento - un secolo di radio Umberto Broccoli sta riuscendo perfettamente a raccontare la storia della radio, ossia la storia del nostro ultimo secolo, nel modo più emozionante e coinvolgente possibile

Umberto Broccoli vale "Cento"
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Ci sono tanti modi di raccontare la storia in radio. Il più semplice è quello didascalico. Il più difficile è quello che regala squarci e lampi magari distanti tra loro ma che alla fine arrivano a completare il racconto nella propria interezza. A Cento - un secolo di radio Umberto Broccoli (foto) sta riuscendo perfettamente a raccontare la storia della radio, ossia la storia del nostro ultimo secolo, nel modo più emozionante e coinvolgente possibile (Rai Radio 1 dal lunedì al venerdì dalle 18.05 fino alle 18.30). Prendiamo ad esempio la puntata in onda oggi 16 dicembre. Unisce due episodi lontanissimi tra loro. Il primo è il discorso di Benito Mussolini al Teatro Lirico di Milano del 16 dicembre 1944, la sua ultima apparizione pubblica in qualità di capo del governo della Rsi. L'altro si riferisce a un altro 16 dicembre, ovviamente molto meno drammatico ma comunque significativo: l'ultima puntata su Radio2 del programma Supersonic, anche quella caduta in un 16 dicembre, ma del 1977. Era un programma nato per riempire un buco estivo di palinsesto ma poi si è rivelato uno dei cult radiofonici degli anni 70.

La voce narrante è quella di Umberto Broccoli, uno che, se non ci fosse già, bisognerebbe inventarlo. Perché è un piacere ascoltarlo. E perché, diciamola tutta, rappresenta un modello radiofonico ormai purtroppo in via di estinzione.

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