Aveva destato scalpore la confessione di Valerio Scanu che, intervistato a Oggi è un altro giorno in una puntata del 2022, aveva dichiarato di essere stato operato di tumore nel 2020. A distanza di qualche anno, il cantante sardo torna a parlare del dramma vissuto, spiegando le ragioni della sua reticenza a parlare della malattia.
Scanu e il tumore: "Perché non avevo detto niente"
Un momento durissimo per il cantante, trovatosi ad affrontare la terribile diagnosi. Parlando con Serena Bortone, Scanu aveva raccontato di aver saputo della malattia nel 2020, quando ormai in Italia si parlava già di Covid-19. Un periodo già difficile, reso ancora più atroce dalla lontananza forzata dai propri cari per paura della diffusione del virus. "Era una cosa di neanche due centimetri per cui non si poteva fare l'esame istologico perché era molto centrale e fare un ago aspirato poteva fare più danni che aspirando completamente la parte. Qualcuno mi diceva che era una cicatrice di polmonite, qualche altro che non era positivo, però a mio padre dicevo che era una cicatrice", aveva dichiarato il cantante a Oggi è un altro giorno.
Scanu, dunque, aveva provato a minimizzare, soprattutto per non spaventare i genitori. In realtà la diagnosi era stata molto pesante: si trattava di un tumore maligno al polmone, che doveva essere operato. Intervistato oggi a Storie italiane, l'artista racconta: "Io qualche anno fa mi sono trovato in questa situazione personalmente, ancora prima che succedesse quello che è successo a mio padre. Ad un certo punto sono stato operato ad un polmone perché c'era un tumore. Io ho voluto fare tutto in privato, primo perché era appena scoppiata la pandemia e quindi i parenti non potevano venire e non potevano starmi vicino e poi ho voluto tutelare la mia famiglia. Perché metti che ti vedono o lo scrivono sui giornali, metti che circola la cosa". Insomma, alla base di tutto, oltre all'impossibilità di avere vicini i propri cari a causa della pandemia, anche la volontà di proteggere la propria famiglia e limitare la circolazione di notizie sul suo conto. "Non diventa un problema, ma io l'ho condiviso dopo anni, quando era tutto passato. Non mi andava di farlo subito perché avevo la mia famiglia lontana, non sapevamo di cosa si trattasse e come dovessi affrontare la cosa. Quindi l'ho voluto tenere per me", ha aggiunto.
La paura della reazione del pubblico
Altra ragione cruciale che aveva convinto il cantante a rimandare la notizia anche il rapporto con i fan. "Non si sa neanche mai come il pubblico la prende. Magari uno lo dice perché sente la necessità di farlo e il pubblico ti attacca pensando che tu ti voglia vittimizzare. Quindi io ho preferito non dirlo. Io sono stato operato da solo.
In generale il pubblico ha la sua opinione. Quando vivi in prima persona è dura. Magari su cento commenti ce n'è uno che ti attacca e quello ti devasta e quindi preferisci non dirlo. Io almeno ho scelto di fare in questa maniera", ha concluso.
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