Mutande, deejay e Babbo Natale: per i giovani una sfilata goliardica

Antonio Signorini

da Roma

Un circo e un carnevale per rappresentare al meglio «la confusione di chi è al governo», Babbi Natale senza pacchi e ridotti in mutande dalla finanziaria e 67 cappi da forca per evocare le nuove tasse della manovra del governo Prodi. I giovani della Cdl hanno deciso di fare quasi da soli. Parteciperanno alla manifestazione nazionale contro la finanziaria, ma partiranno da piazza Indipendenza, poco distante da piazza Esedra che è il punto di inizio del corteo principale. Si sono dati appuntamento alle 12. E per due ore daranno vita a iniziative «prettamente goliardiche», assicura la presidente di Azione giovani Giorgia Meloni, che è anche vicepresidente della Camera. E il leit motiv scelto da Ag, preso in prestito da un dissacrante cartone animato Usa, lo conferma: «Prodi Park un governo di figli di sultana».
Forza Italia giovani ha optato per «Prodi, il carnevale d'Italia». La coreografia degli azzurri si articolerà in sei blocchi, con ragazzi muniti di bandiere, tamburi e palloncini che si muoveranno al seguito di due bus scoperti. Sul primo ci sarà un dj che suonerà canzoni e rap contro il governo. Quello della musica in movimento è un classico delle manifestazioni giovanili degli ultimi anni, comprese quelle dell’ultrasinistra. Ma le similitudini con gli eredi degli autonomi finiscono qui. Anzi, per marcare le distanze è in programma un «gesto riparatore» nei confronti dei soldati italiani impegnati nelle missioni di pace, un modo per far dimenticare i manichini bruciati dall’estrema sinistra. La responsabile dei giovani azzurri Beatrice Lorenzin ha una gamba ingessata per una caduta dal motorino e per questo parteciperà - in sintonia con il tono della manifestazione - a bordo di un risciò. Il contributo del Movimento giovani padani consisterà nei babbi natale verdi, nei cappi del fisco e in tanti ragazzi travesti da Banda Bassotti, che avranno il volto di Prodi. Già pronti anche gli slogan: «40 canne: dose minima consentita per votare la Finanziaria», «No a scuola e università parcheggio per i precari di domani», «Prodi = canne, tasse e indulto».
Una copertina colorata per un tentativo di lobby generazionale. Perché quella in via di approvazione in Parlamento, spiega il coordinatore dei giovani padani Paolo Grimoldi «colpisce i meno abbienti e i giovani» ed è «razzista verso il Nord».

La piazza, spiega il forzista Francesco Pasquali, serve a far capire che questa manovra sposterà ulteriormente gli oneri sulle nuove generazioni. All’appello mancano solo i giovani dell’Udc. Perché - si sa - la solidarietà generazionale può anche essere forte, ma mai quanto le divisioni dei partiti.