Roma - Barclays Bank è stata sanzionata dall’Antitrust per complessivi 1.015.000 euro per pratiche commerciali scorrette in materia di mutui. Le condotte contestate e sanzionate dall’Autorità riguardano in particolare: ostacoli o costi per la portabilità attiva; ostacoli o costi per la portabilità passiva; e assistenza alla clientela tramite customer care con numeri telefonici a tariffazione elevata. Barclays "si riserva di analizzare attentamente tutte le motivazioni per valutare eventuali azioni da intraprendere".
La multa dell'antitrust L’Antitrust ha multato Barclays Bank per oltre un milione di euro per pratiche commerciali scorrette in materia di mutui. In particolare, si legge nel Bollettino dell’Authority, le condotte contestate e sanzionate sono tre. Per l’Autorità la banca ha innanzitutto impedito o reso parzialmente oneroso per i consumatori la portabilità attiva. La banca, nell’offrire alla clientela il prodotto mutuo di surrogazione, ha addebitato in parte al consumatore i costi notarili, contravvenendo alle norme in materia di portabilità gratuita dei mutui, prevista dal dettato normativo. In altre occasioni la banca ha negato la portabilità ma ha offerto la soluzione più costosa della sostituzione del mutuo. La sanzione per questa pratica scorretta è di 335mila euro. In base agli accertamenti istruttori condotti dall’Autorità, Barclays Bank ha anche adottato comportamenti tesi a ostacolare o rendere più oneroso per i propri clienti il trasferimento ad altri istituti bancari dei mutui da essa concessi. Tra le condotte contestate l’omissione o il ritardo della banca nel fornire riscontro alle richieste dei consumatori, facendo così modo che il perfezionamento dell’accordo sia intervenuto anche dopo 7 o 8 mesi dall’avvio della prima raccomandata. La sanzione per questa pratica scorretta è di 410mila euro.
Manca un'adeguata rete di assistenza L’Autorità ha giudicato scorretta l’assenza di un’adeguata rete di assistenza ai consumatori che intendano ottenere informazioni sul contratto di finanziamento o esercitare altri diritti contrattuali, prevedendo come unica forma di comunicazione tra i mutuatari e la banca un numero telefonico a tariffazione elevata e imponendo così alla clientela un onere economico aggiuntivo, che si è risolto nella frapposizione di un ostacolo all’esercizio di facoltà previste dal contratto. Dagli atti, infatti, è emersa l’impossibilità per i consumatori di ottenere un riscontro dalla banca, o di ottenerlo in tempi accettabili, attraverso l’utilizzo degli strumenti alternativi al Customer Care indicati dal professionista e ciò anche quando si trattava di esercitare diritti contrattuali La sanzione per questa pratica scorretta è di 270.000 euro. Secondo l’Autorità, le tre pratiche di comportamento accertate sono in contrasto con il dovere di diligenza professionale previsto dal Codice del Consumo.
Si tratta di pratiche idonee a falsare in misura apprezzabile le scelte economiche dei consumatori, in quanto attengono ad aspetti essenziali o a informazioni relative ai servizi offerti, impedendo l’adozione di una decisione economica consapevole o l’esercizio di diritti contrattualmente previsti. L’istruttoria era stata avviata alla luce di numerose segnalazione, ricevute anche tramite il Call Center dell’Autorità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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