Bimbo ucciso a botte, i testimoni: “Tony aveva già picchiato”

Due testimoni parlano dei comportamenti violenti di Tony. I servizi sociali di Cardito negano di aver ricevuto segnalazioni

Bimbo ucciso a botte, i testimoni: “Tony aveva già picchiato”

“L’ho visto sabato scorso. Era per strada con la compagna e i bambini. A un certo punto ha strattonato Giuseppe e gli ha tirato un calcio”. È la testimonianza di Angelo Lustrino, un uomo di Cardito che riferisce di essere un amico di Giuseppe. “Lo conosco da quando era piccolo, Tony. E quando l’ho visto comportarsi così con quel bambino, mi sono fermato per dirgli che avrei chiamato i carabinieri”. L’uomo, poi, ha lanciato accuse contro i servizi sociali del comune di Cardito: “Tony mi aveva chiesto aiuto perché erano in difficoltà. Gli avevo detto di rivolgersi ai servizi sociali, ma non sono mai intervenuti”.

I servizi sociali di Cardito, però, dichiarano di non aver mai ricevuto segnalazioni o richieste di aiuto. Il Comune conosceva Tony, ma per vicende del passato, legate a problemi che aveva avuto la madre tra il 2011 e il 2013. “Problemi poi rientrati”, ha dichiarato anche il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo. Dell’indole violenya di Tony parla anche un’altra donna, Amelia, una vicina di casa della mamma dell’arrestato.

Abbiamo raccolto la sua testimonianza a Crispano, il comune adiacente dove risiedono la mamma e tre dei 4 fratelli di Tony: “Faceva casini anche quando veniva qui – ha rivelato – Picchiava la mamma, la sorella, alzava sempre le mani. La mamma e la sorella ora sono distrutte, non possono credere che Tony abbia potuto uccidere quel bambino”.

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