Quando è giunto alla fermata di piazza Principe Umberto, al Vasto di Napoli, si è accorto che una vettura era ferma sull’area di sosta riservata al filobus. Alla guida della macchina c’era un giovane che, di fronte alla richiesta di spostarsi da parte del conducente del mezzo di trasporto pubblico, ha cominciato a minacciarlo, fino ad aggredirlo. Il ragazzo, completamente fuori di sé, ha mandato in frantumi la porta di vetro. Sul posto sono giunti i carabinieri, allertati da alcuni passeggeri del filobus della linea 254, che unisce via Nicolini a piazza Poli di Portici, ma l’aggressore era già fuggito.
Qualche mese fa, un autista di un autobus fu picchiato brutalmente a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. A denunciare fu il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che aveva già segnalato in precedenza un atto vandalico che aveva interessato un autobus dell’Anm, oggetto di una sassaiola che aveva distrutto alcuni vetri mentre transitava a Scampia, alla periferia di Napoli.
Più recentemente un altro conducente dei pullman di linea è stato preso a pugni a Bagnoli perché non si era fermato alla pensilina. I passanti hanno immediatamente avvisato polizia e carabinieri, che si sono precipitati sul posto. In via Coroglio è arrivata anche un’ambulanza del 118, che ha trasportato l’autista del pullman dell’Anm in ospedale, dove è stato medicato per le ferite riportate. L’uomo che ha malmenato il conducente è stato identificato dalle forze dell’ordine e denunciato.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto all’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Napoli di intervenire in maniera tempestiva, per garantire maggiore sicurezza ai dipendenti. Non è la prima volta che un autista di linea viene brutalmente picchiato dall’utente di turno ed è necessario che siano presi dei provvedimenti per tutelare chi fa semplicemente il suo lavoro.
L’inciviltà e la violenza sembrano essere fuori controllo in Campania. Dagli ospedali agli autobus, chi lavora in luoghi pubblici e a contatto con clienti e utenti è continuamente esposto al rischio delle angherie di balordi. Purtroppo i violenti sentono di agire in un clima di diffusa impunità dove le loro azioni, nella stragrande maggioranza dei casi, non prevedono conseguenze, come nel caseo dell'ultimo episodio che riguarda un autista del filobus 254.
Dinanzi ad una tale ondata di violenze occorre studiare delle soluzioni che siano atte a garantire la sicurezza di chi lavora sui mezzi pubblici e degli stessi
viaggiatori. Ma, soprattutto, è necessario che chi viene identificato e denunciato per atti di violenza di questo tipo paghi qualche tipo di conseguenza. Altrimenti gli episodi di questo tipo continueranno ad aumentare.
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