Coronavirus tra psicosi, inciviltà, integrazione mancata. “Voi bengalesi dovete andare via da Palma Campania perché avete portato il virus” - comincia così l’infelice vicenda che ha visto coinvolti i cittadini di origine bengalese Rahaman Muhammad Mahbubur ed Ahmed Nashir, il primo particolarmente attivo nella comunità locale, sindacalista, interprete, mediatore, noto in città praticamente a tutti per il supporto a tribunali ed ospedali. “Bablu”, così la comunità conosce Rahaman Muhammad, a Palma Campania da oltre quindici anni, perfettamente integrato anche in virtù del ruolo di insegnante di italiano per stranieri.
La vicenda comincia in via Querce. Le due vittime, come riportato anche nella denuncia sporta presso la locale Caserma dei Carabinieri, si trovavano in auto quando sono stati avvicinati da un gruppo di ragazzini. Il primo approccio è stato quello degli insulti, poi si è proseguito con l’aggressione fisica.
A nulla è servito il tentativo di sedare gli animi, quando Ahmed Nashir ha abbandonato il veicolo due giovani hanno iniziato ad aggredirlo. Stessa sorte per il compagno, sceso dall’auto per dare supporto nella contesa violenta. Poi la fuga. Strade che si dividono, Bablu, rientrato in auto ha cercato riparo nella vicina Piazza De Martino, Ahmed è sfuggito agli aggressori rintanandosi in casa, ignari del fatto che la vicenda non si sarebbe chiusa lì.
Sarà proprio il secondo ad allertare il compagno rispetto alla presenza di numerose persone all’esterno della propria abitazione, alcuni dei quali ben intenzionati ad entrare. Lo spiraglio di salvezza nella Caserma dei Carabinieri locale, non lontana dal luogo dell’aggressione. Solo qui si chiuderà la vicenda, con il riparo concesso dai militari dell’Arma a Bablu giunto in auto, con la stessa presa d’assalto dal gruppo, con danni a sportello e parabrezza.
Storia triste per Palma Campania, città in cui la comunità bengalese costituisce circa il 30% della popolazione complessiva. Inciviltà, integrazione e possibilità mancate, sono stati i temi dell’intervento del primo cittadino locale Nello Donnarumma.
“È notizia di qualche ora l'aggressione subita da un nostro concittadino ad opera di alcuni criminali imbecilli che, con un gesto violento e senza alcun senso, stanno contribuendo solo ad avvelenare un clima già teso. Gesti del genere vanno condannati senza se e senza ma. Sono gesti che celano razzismo e ignoranza. Nulla altro.
Con la comunità del Bangladesh, che risiede sul territorio, abbiamo attivato, già da settimane, una proficua collaborazione per mettere in campo tutte le buone pratiche per prevenire l'arrivo del virus qui in città. Bisogna collaborare ed avere senso di responsabilità in questi momenti. Questi episodi vanno isolati e condannati. Tutto ciò non deve appartenere alla nostra comunità”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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