Se la prende con la vecchia amministrazione comunale il neo sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per i dati usciti fuori dal rapporto Ifel, commissionato dal primo cittadino per verificare in maniera approfondita lo stato finanziario del Comune. I numeri sono impietosi e condannano, senza mezzi termini, l’azione politica attuata negli ultimi anni dagli amministratori locali. L’aspetto più preoccupante è che i problemi economici dell’ente locale hanno provocato conseguenze drammatiche. Gli investimenti in welfare e in cultura in città sono molto ridotti rispetto ad altri importanti centri italiani. Gli 89 euro a persona spesi per l’assistenza sociale, rispetto ai 277 euro sborsati a Milano, oppure i 7 euro per la cultura a fronte dei 52 euro di Roma, sono esempi emblematici delle evidenti difficoltà dei napoletani.
La colpa di tutto questo per il sindaco è il predissesto, il provvedimento adottato dalla precedente giunta De Magistris per fronteggiare la crisi economica, che viene bollato come fallimentare dal sindaco Manfredi. “Non ha migliorato la situazione dei conti – ha dichiarato il primo cittadino a la Repubblica – anzi ha peggiorato i servizi locali. Abbiamo il paradosso di una città dove si pagano le tasse più alte di Italia e ci sono i servizi peggiori d'Italia”. La nuova amministrazione comunale insegue due strade per invertire la rotta: da un lato si procede con il risanamento e dall’altro si chiede al governo centrale di intervenire con aiuti mirati.
Gli emendamenti presentati al Senato dalle diverse forze politiche vanno in questa direzione, anche se si teme che le cifre stanziate dal consiglio dei ministri non soddisfino le esigenze della città di Napoli. Manfredi vorrebbe un miliardo di euro, ma è molto difficile che la sua richiesta sia esaudita.
In soccorso del sindaco partenopeo è arrivato anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il quale gli ha promesso il suo massimo sostegno. L’obiettivo è fare fronte comune, in modo da invogliare il governo Draghi a intervenire con provvedimenti seri e concreti.
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