"Fammi il bonifico da mille euro se no ti costa caro e amaro, t'abbuf (ti riempio, ndr) di coltellate". Sarebbe questo uno dei messaggi intimidatori ricevuto da un imprenditore casertano di 38 anni, titolare di una ditta napoletana di delivery, da parte di uno dei suoi ex dipendenti impiegato come rider.
Quest’ultimo pretendeva del denaro, circa 1000 euro, da parte del suo ex datore di lavoro. E per incassare la cifra si era spinto a minacciare di morte l’uomo. Non contento, però, aveva persino avvertito l’imprenditore di essere pronto a violentare la moglie in caso di rifiuto.
Queste sarebbero le minacce indirizzate al 38enne, almeno secondo il suo racconto fornito ai carabinieri di Orta di Atella, nel Casertano. L’imprenditore, stanco della situazione, ha presentato due denunce, una il 29 luglio e l'altra il 2 agosto. Ai militari dell’Arma ha spiegato di non avere nessun debito con l'ex dipendente. Per questo si è rifiutato di pagare. Purtroppo, però, la vicenda avrebbe preso una brutta piega.
Al lavoratore la risposta negativa non è piaciuta e così avrebbe iniziato a tempestare l'imprenditore con messaggi minacciosi in chat. Messaggi che con il tempo sarebbero diventati sempre più gravi. Ai carabinieri il 38enne ha raccontato che in un'occasione ha disposto un bonifico da 600 euro con la speranza che il gesto mettesse la parole fine alla inquietante storia. Malgrado il pagamento, il rider avrebbe continuato con la sua sconcertante condotta.
Il presunto stalker non si sarebbe limitato alle sole parole ma sarebbe passato alle vie di fatto. Nel suo mirino sarebbe finito anche un collaboratore dell'imprenditore: prima gli avrebbe squarciato le gomme dell'auto, poi lo avrebbe aggredito e minacciato con un coltello.
I carabinieri, che stanno effettuando verifiche sul racconto del 38enne, hanno acquisito tutti i messaggi con le minacce che l'uomo ha ricevuto in chat.
"Sono disperato, temo seriamente per la mia incolumità e per quella dei miei tre figli e di mia moglie in quanto in messaggi audio e video mi ha riferito che doveva violentarla… e quanto accaduto al mio collaboratore dimostra che ormai dalle parole è passato ai fatti", ha scritto l'imprenditore nella denuncia del 2 agosto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.