Degrado in piazza Garibaldi, i cittadini: "Di nuovo terra di nessuno"

Albergatori, commercianti e cittadini hanno lanciato un appello al Comune di Napoli contro il degrado che attanaglia piazza Garibaldi

Degrado in piazza Garibaldi, i cittadini: "Di nuovo terra di nessuno"

Il degrado nella zona del Vasto e di Piazza Garibaldi, porta di accesso di Napoli per la presenza della Stazione Centrale, è un problema che da tempo cittadini e commercianti della zona denunciano. In prima linea nella lotta per cambiare in meglio questa area vi è il "Comitato quartiere Vasto" che si batte rendere il quartiere più sicuro e pulito. Nonostante gli appelli e le manifestazioni, poco è cambiato nel corso degli anni.

La situazione è difficile. E a testimonianza di ciò vi è il video-denuncia inviato a Repubblica da Michele Onorato, coordinatore dell'Afida (associazione che fotografa e individua il degrado ambientale). Nel filmato si vede la parte centrale della piazza trasformata in una sorta di dormitorio a cielo aperto con centinaia di abiti sparsi che fungono da giaciglio per la notte di decine di clochard. "Ho girato il video perché ho trovato indecente vedere spazzatura ed abiti sparsi in strada. È uno scempio", ha affermato Onorato a ilgiornale.it. Quest’ultimo ha spiegato che le istituzioni devono prestare maggiore attenzione a piazza Garibaldi perché è il biglietto da visita della città, la prima zona che i turisti vedono appena arrivano a Napoli. "Non parliamo di quanto accade la sera con i mercatini della spazzatura", ha continuato il coordinatore di Afida sottolineando che ognuno deve fare la sua parte. "Noi ci auguriamo che foto e video possano essere unos timolo per le istituzioni".

Antonio Ferrieri, presidente del Centro commerciale Garibaldi e titolare di due pasticcerie-bar nella zona, a Repubblica ha ammesso il suo rammarico per questa realtà divenuta insostenibile. "Ci vivo da 50 anni, il mio è un grido di dolore, intervenite, la stanno distruggendo. Subiamo aggressioni quotidiane. È terra di nessuno, una piazza occupata da persone disagiate, ingestibili, vittime a loro volta della criminalità locale". Non vi è solo la complicata questione dei senza tetto ma anche quella degli immigrati che non rispettano le regole. "Gli extracomunitari sono predominanti - ha continuato Ferrieri -, nessun intento razzista in questa affermazione. Ormai questo è il loro quartiere e la piazza è come un cuore spaccato in due, da una parte più controlli, dall'altra, nel lato Mexico, è diventata la zona ad alto rischio. Io non abbandonerò mai Napoli e questa piazza. Ma chiedo alle istituzioni di starci vicino" .

In campo per salvare piazza Garibaldi ci sono anche albergatori e commercianti. Federalberghi Napoli ha rilanciato l'appello rivolto al sindaco Gaetano Manfredi da Antonio Lettera, direttore dell'Hotel Terminus, che dalle pagine di Repubblica ha chiesto al primo cittadino un intervento immediato. Una richiesta precisa, che sa di grido di disperazione, condivisa da enti e associazioni della zona. "L'inaugurazione del restyling di piazza Garibaldi è stata solo un'illusione", è l’accusa di Antonio Izzo, presidente Federalberghi Napoli, che ha aggiunto come "i buoni propositi troppo spesso restano disattesi e il risultato è un pessimo ritorno al passato".

Izzo ha ricordato che piazza Garibaldi è uno dei principali biglietti da visita della città ma l’area è "rapidamente tornata vittima di violenza, malaffare e degrado". Il presidente di Federalberghi, però, ha evidenziato che questo è un problema che "colpisce tutta la città, ne ferisce l'immagine e la reputazione ogni giorno. Eppure le idee e le proposte ci sono. Alcune sono ripetitive, ma sempre attuali: l'aumento dei presidi fissi di forze dell'ordine e l'utilizzo della videosorveglianza. Questo per reprimere gli atti violenti come risse, scippi e rapine".

Izzo si è detto concorde con la proposta lanciata al Comune da alcuni ristoratori riguardo l’assegnazione delle strutture nuove, ma già abbandonate, presenti in piazza permettendo anche nuove aperture. Tra queste vi sono i gabbiotti già predisposti che potrebbero essere utilizzati anche come infopoint. In questo modo si creerebbero le condizioni anche per aiutare il settore del turismo. "Alcune attività potrebbero essere sostenute con l'utilizzo di quanto incassato con l'imposta di soggiorno", ha spiegato Izzo che ha evidenziato che l’intervento del Comune è "essenziale" ma deve essere "coordinato e sostenuto anche da altre istituzioni".

Vi è poi Adelaide Dario, presidente del "Comitato quartiere Vasto" che, parlando con ilgiornale.it, ha spiegato: "Chi subisce sono i commercianti, tra cui molti giovani che hanno investito denaro in b&b e case vacanza e altri che hanno parto piccole attività come bar". La Dario ha evidenziato come i bambini non possono godere degli spazi pubblici e delle giostrine in piazza Garibaldi perché su di esse ci sono persone che dormono. E poi i casotti che vengono usati come orinatoi. La situazione è difficile di giorno di giorno e di sera. La Dario ha spiegato che al calar del sole compaiono i mercatini della spazzatura dove vengono venduti oggetti contraffatti e di dubbia provenienza. "Si parla di ripresa ma se non si tutelano i cittadini di quale ripresa si parla? Non può esistere una ripresa economica in queste condizioni", ha concluso la Dario.

Maria Caniglia, presidente della Quarta municipalità, a Repubblica ha promesso un intervento di spazzamento straordinario: "Abbiamo problemi da 20 anni in quest' area ma per tentare di ottenere un risultato bisogna coinvolgere tutte le forze in campo, dalle forze dell'ordine alla Asl e ai servizi sociali. Questa non è una piazza come le altre, ci sono problemi che non possiamo risolvere da soli". Sul tavolo ci sarebbero anche altri interventi.

La stessa Caniglia ha garantito che due volte alla settimana verrà effettuato un coordinamento con

l'assessorato al Welfare "con interventi straordinari e una maggiore presenza della polizia locale e del servizio territoriale per i clochard. C'è bisogno anche di un intervento per il decoro sui mercatini dei rom".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica