La frana si è bloccata a pochi metri da una struttura alberghiera, abusiva, come abusivi sono quasi tutti gli edifici costruiti sul costone di Cava dell’Isola, a Ischia, perla del Golfo di Napoli interessata, da anni, da una pericolosa condizione di dissesto geologico. Un disastro annunciato, in un luogo preso d’assalto dai turisti nella stagione estiva. La spiaggia di Cava dell’Isola è caratterizzata da sabbia a grani grossi di color scuro. Situata tra due promontori di roccia tufacea, con mare dal fondale subito alto, è meta di un turismo giovanile, che spesso ricerca l’ebbrezza del romantico fra le onde sinuose del mare, che lambisce questo tratto di costa e i raggi del sole che va a spegnersi nel mare. Situata nel comune di Forio, si trova poco distante dalla baia di Citara e dagli Scogli innamorati.
Una spiaggia selvaggia, nascosta rispetto al centro cittadino, con campi di beach volley, musica da ballare in riva mare e tantissimi giovani abbronzati e alla moda. Dopo una piccola discesa da percorrere a piedi si arriva in una delle coste più selvagge del comune di Forio, quasi tutta libera. Peccato che gran parte delle strutture ricettive di questo paradiso terrestre sono state realizzate in maniera illegale. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: l’abusivismo sfrenato e la mancanza di sicurezza sono alla base dei disastri di oggi. Sulla frana del costone di Cava dell’Isola è intervenuto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.
“Non siamo sorpresi da ciò che è accaduto nelle ultime ore. Il fenomeno franoso – ha detto l’esponente politico – non è altro che la conseguenza di quello che denunciamo da tempo. Sono anni che segnaliamo le condizioni di totale insicurezza in cui versa l’area, già interessata da una prima frana nel 2013. A più riprese le autorità ci hanno garantito che fosse tutto a posto, che la situazione era sotto controllo, ma evidentemente la verità è ben diversa. Il costone di Cava dell’Isola rappresenta un pericolo e occorre intervenire quanto prima per metterlo in sicurezza e per fare in modo che chi frequenta la spiaggia non rischi la propria incolumità”.
Borrelli si è recato personalmente sul posto.
“I fenomeni di abusivismo – ha continuato il consigliere regionale – tra cui quelli legati alle strutture ricettive, e l’inerzia da parte degli enti preposti nel garantire la sicurezza del tratto di costa, hanno generato una situazione di pericolo che deve essere risolta quanto prima”.
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