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Ma è Gomorra? No, è la realtà

Una sequenza allarmante di rapine, stile Gomorra, fa tremare il capoluogo campano. I malviventi minacciano spesso le loro vittime impugnando una pistola. Hanno sempre i volti coperti

Ma è Gomorra? No, è la realtà

Una sequenza allarmante di rapine, stile Gomorra, fa tremare il capoluogo campano. A testimoniare cosa avviene in città c’è anche un filmato registrato dalle telecamere di sicurezza di un bar-tabaccheria situato nella zona orientale. Come riportato da Repubblica, alle 6.34 del mattino di giovedì si vedono tre malintenzionati vestiti di nero, con giubbotti, guanti e i visi coperti da passamontagna, che fanno irruzione nel locale. Uno di loro è armato di pistola e minaccia il barista con l’arma in pugno, uno dei complici spinge violentemente all’interno un cliente della ricevitoria, e subito dopo esce velocemente sul marciapiede, forse allarmato da qualche rumore, strattonando anche un complice. Una volta tranquillizzatosi rientra nel locale e termina la rapina. Il titolare del bar-tabacchi di Barra che ha segnalato l'episodio girando il filmato ripreso dalle telecamere al consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, ha raccontato: “In pieno giorno ho subito l'ennesima rapina, in un territorio oramai fuori controllo. Non possiamo più vivere in questo modo barbaro. Chiediamo aiuto alle istituzioni sul territorio. Siamo alla canna del gas”.

La situazione a Napoli ormai ingestibile

Lo stesso Borrelli ha affermato che ormai a Napoli c'è un'emergenza e questo è sotto gli occhi di tutti. Ha inoltre aggiunto che, continuare a non prenderne atto e non intervenire in modo drastico, è da irresponsabili. Il consigliere regionale ha quindi chiesto “più agenti e una fittissima rete di sistemi di videosorveglianza. Che si metta in atto finalmente un nuovo piano sicurezza. Purtroppo i criminali sono sempre di più e sempre più pericolosi e violenti. Serve la tolleranza zero”. In seguito alle indagini condotte dai carabinieri del Vomero, due ragazzi poco più che ventenni, Alessandro Onorato e Gennaro Conte, rispettivamente di 20 e 24 anni, sono stati raggiunti dall'ordinanza cautelare chiesta dal pubblico ministero Maurizio De Marco. La coppia era stata arrestata in flagranza lo scorso 6 luglio, dopo che avevano rapinato, aiutati da un terzo complice, un minorenne che è stato denunciato a piede libero, una coppia di fidanzati in via Solimena.

Anche altre due rapine erano state prese in esame, una effettuata il 30 giugno in via Torrione San Martino e l’altra il 4 luglio, sempre in via Solimena. Le vittime hanno riconosciuto Onorato per entrambi i fatti, mentre Conte solo per quello del 4 luglio. Le rapine sono state particolarmente violente, in stile Gomorra. Come ha ricordato una delle vittime: “Uno dei malviventi mi ha puntato la pistola e ha scarrellato l'arma, proprio come nella serie televisiva "Gomorra". Sentivo proprio il rumore del metallo stridere, mentre l'avvicinava alla mia tempia dove avvertivo la sensazione di freddo metallico”. Anche l’amico che era accanto a lui ha raccontato di essere stato schiaffeggiato dal rapinatore prima di scappare. L’aggressione solo per un bottino di qualche decina di euro e cellulari.

Minacciati e derubati con armi

L’altra rapina è avvenuta invece alle 3.30 di notte, tra giovedì 4 e venerdì 5 agosto, quando tre rapinatori a bordo di uno scooter, questa volta con ii volti coperti da mascherine anti- Covid, hanno preso di mira Marechiaro, uno dei posti maggiormente frequentati dalla movida napoletana. La vittima, un uomo di 44 anni appena uscito da un ristorante con la sua compagna, stava raggiungendo la macchina parcheggiata vicino a un bar. Con una pistola in mano i rapinatori gli hanno ordinato di consegnare loro il Rolex che aveva al polso. L’uomo ha però avuto il coraggio di sfilarsi l’orologio e lanciarlo in mezzo ai tavolini, salvando il prezioso oggetto. A quel punto i banditi gli hanno strappato la catenina e si sono dati alla fuga. Gli agenti del commissariato Posillipo sono sulle loro tracce.

L’ultima rapina è avvenuta ieri in pieno giorno, verso le 13, in via Enrico Cosenz, non lontano da via Marina. La vittima, un cittadino bengalese che stava portando una somma di denaro in Posta, è stato avvicinato da due persone in sella a una moto e costretto a consegnare loro il denaro, sempre sotto minaccia di una pistola.

A Torre Annunziata i militari della Sezione Operativa hanno messo in atto un blitz che ha portato all’arresto di 18 persone. Le accuse sono soprattutto detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Coinvolti anche baby-pusher di circa 11 anni, che venivano usati per consegnare la droga e destare, vista l'età, meno sospetti.

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