I forni della camorra producevano il pane. Poi i negozi obbligati a comprarlo lo vendevano ai consumatori finali. È il racket del pane, e il clan Puca lo imponeva agli esercizi commerciali situati nei comuni di Sant’Antimo e Grumo Nevano. Secondo quanto è emerso dalle indagini eseguite dai carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna, ad occuparsi della gestione di questa forma di estorsione in quella fetta di territorio della provincia napoletana era il 34enne Angelo Guarino, genero del boss Pasquale Puca, detto ‘o minorenne, capo dell’omonimo clan di Sant’Antimo.
Nei suoi confronti è stata eseguita un’ordinanza di custodia Cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.
A conclusione di indagini condotte dai militari dell’Arma, l’arrestato è ritenuto responsabile di associazione per delinquere di tipo mafioso, per aver preso parte al citato sodalizio criminale e, in tale qualità, di aver gestito l’imposizione la distribuzione del pane e di prodotti da forno ai negozi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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