Mentre l'intero personale medico e quello sanitario sono al lavoro da circa un mese per contrastare l'emergenza Coronavirus nel nostro Paese, c'è chi ha pensato di fare il furbetto mettendosi in malattia utilizzando dei certificati falsi. È successo a Napoli, precisamente all'ospedale Caldarelli: la situazione è stata denunciata in prima persona da Ciro Mauro. Il direttore del dipartimento Emergenze del più grande nosocomio partenopeo si è sfogato sui social contro il vergognoso comportamento adottato da 249 operatori sanitari: "Penso a tutti gli operatori del Cardarelli che sono al loro posto e penso anche a tutti quelli che si nascondono dietro un certificato medico fasullo lasciando i colleghi da soli a lavorare. Non abbiamo rancore contro questi, solo commiserazione. Il Cardarelli andrà lo stesso avanti conseguendo come al solito i migliori risultati della sanità campana".
A riportarlo è Il Fatto Quotidiano, che ha sottolineato un'altra realtà di fatto piuttosto allarmante: l'allontanamento degli italiani dalle cure abituali. Così come testimoniato da Rachele Valboa, otorinolaringoiatra dell'Asl di Caserta: "Oggi zero, non ho visitato nessuno. I miei pazienti sono per lo più anziani e l'invito pressante a stare in casa, giustificatissimo, viene purtroppo inteso come una condizione obbligata di rinuncia all'assistenza". Sono così spaventati da rifiutare: "È successo per davvero, di aprire la porta ad alcuni colleghi andati a visitarli a domicilio. Li vedono bardati nelle tute bianche e immaginano la catastrofe".
"Riprendere in mano il territorio"
Una questione sollevata anche da Massimo Galli, che ha sottolineato l'urgente necessità di "riprendere in mano il territorio, riagganciare la rete di protezione". L'infettivologo del Sacco di Milano ha reso pubblico il contenuto di una chiamata ricevuta da un suo amico che gli ha chiesto un aiuto telefonico per il suocero che era febbricitante: "Appena ho ascoltato la sua voce mi sono accorto che non c'era un minuto da perdere. L'ho fatto ricoverare. Gli hanno riscontrato una desaturazione al 70%. Questo signore aveva il genero che ha potuto chiamarmi, e gli altri?".
Ad esempio Felicia Craciun ha raccontato la terribile esperienza personale che ha vissuto: dopo essersi recata alla guardia medica, le è stato diagnosticato l'herpes zolster.
La colf romena ha ritenuto necessario andare al pronto soccorso perché siedeva su una sedia a rotelle e non riusciva più a muovere le gambe: "Mi hanno fatto la risonanza magnetica e hanno detto che era una stupida ernia. Devo ringraziare una dottoressa che mi ha fatto fare una radiografia al torace: polmonite batterica paracardiaca".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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