Napoli, 28enne con doglie multata e fatta scendere dal bus

Il racconto choc di una giovane donna che, entrata improvvisamente in travaglio mentre camminava per strada, è salita su un mezzo pubblico nel disperato tentativo di raggiungere l'ospedale. Trovata senza biglietto, è stata sanzionata e costretta a scendere

Napoli, 28enne con doglie multata e fatta scendere dal bus

Una storia a dir poco assurda quella raccontata da Federica, una 28enne al nono mese di gravidanza multata per essere salita a bordo di un autobus di Napoli senza biglietto mentre, in preda alle doglie, cercava disperatamente di raggiungere in tempo l'ospedale Cardarelli.

Entrata in travaglio mentre stava passeggiando lungo viale Colli Aminei, la giovane, comprensibilmente in ansia, è salita sul bus della linea 604 diretto proprio in ospedale. Si è trattato di un gesto istintivo, di un'autentica emergenza, e Federica non ha certo pensato di acquistare un biglietto. Ma la donna si è subito imbattuta in un controllore Amn, che non ha dato ascolto alle sue giustificazioni.

Inutile spiegare di essere prossima al parto, e di avere agito perché spaventata dalle contrazioni sempre più forti e frequenti. Federica è stata multata e costretta a scendere dal mezzo pubblico.

Sola e con un disperato bisogno di aiuto in mezzo alla strada, la giovane donna è comunque riuscita a raggiungere il pronto soccorso del Cardarelli di Napoli, dove poche ore dopo ha dato alla luce la sua bambina. Impossibile, tuttavia, cancellare il ricordo di quanto le è accaduto. "Sono salita sul bus senza titolo di viaggio, e quando il verbalizzante mi ha giustamente contestato la mancanza del biglietto, ho cercato di spiegare che a causa di un malessere improvviso, visto il mio stato, mi stavo recando con urgenza al Cardarelli" ha spiegato la 28enne, come riportato da "Repubblica".

"Il verbalizzante a cui avevo detto del malore invece di accompagnarmi all'ingresso del pronto soccorso mi ha invitata a scendere e ha tenuto a precisare che nella sua qualità di agente di polizia amministrativa era tenuto a rilevare l'infrazione in ogni caso".

Naturalmente Federica ha fatto ricorso, allegando tutti i certificati medici rilasciati dall'ospedale che confermano la sua storia, ma la società si è difesa, rigettando l'istanza. "All'atto del controllo lei si trovava a bordo di un nostro mezzo sprovvista di valido titolo di viaggio. Le circostanze non possono essere motivo di annullamento del verbale".

La giovane dovrà quindi pagare una sanzione di 71,10 euro.

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