Napoli, nella piazza dello sballo low cost

Nelle notti della piazza del centro storico di Napoli diventata uno dei luoghi principali della movida, tra alcol, droga e confusione

Napoli, nella piazza dello sballo low cost

Cicchetti low cost, canne in libertà e possibilità di intrattenersi con gli amici per ore, senza limiti. Sono le condizioni che hanno reso piazza Bellini uno dei principali luoghi all’aperto in cui si concentra la movida napoletana. La piazza, sito testimonianza della storia di Napoli, un tempo luogo di ritrovo degli intellettuali, da anni è diventata una delle mete predilette per chi ama la vita notturna.

Di notte sono i giovani a preferirla. Arrivano da Napoli e dal suo hinterland. La affollano principalmente nei weekend, quando finiscono per invaderne anche le strade circostanti. I ragazzi bevono, arrotolano cartine e fumano. Chi vuole sballarsi trova in piazza Bellini un posto ideale. I vantaggiosi prezzi degli alcolici offerti dai baretti invogliano al consumo. E acquistare sostanze stupefacenti non è complicato, basta girarsi intorno per individuare dei pusher che la vendono all’istante.

“Quando ci organizziamo veniamo qui, prendiamo una birra, ci fumiamo una canna e così passa la serata”, racconta un ragazzo fermo con un folto gruppo di amici sotto la statua di Vincenzo Bellini, celebre compositore dell’Ottocento che studiò nel vicino Conservatorio di San Pietro a Majella. “Quando devo guidare – precisa - bevo una birra, quando non devo guidare anche tre o quattro, giusto per passare la serata”. “Più o meno – ci spiega - le persone che vengono qua vogliono stare per i fatti loro, non hanno voglia di litigare. Se si va più verso il Vomero, so che si prendono questioni abbastanza spesso”.

Del suo stesso parere è un altro ragazzo, un 21enne che sceglie piazza Bellini quando vuole passare “la serata tranquilla”: “Bevo una birra, fumo e passo una serata diversa”, dice, mentre sul palmo della mano squaglia un pezzetto di hashish. Alle sue spalle ci sono due militari e due poliziotti che presidiano la piazza. A un passo dal suo naso un cumulo di spazzatura accatastato intorno ai cassonetti della raccolta differenziata. Tutt’intorno una marea di giovani inonda lo slargo e la strada adiacente, rendendo difficoltoso persino il transito alle auto.

“Ci incontriamo, beviamo due birre, cerchiamo di divertirci, e torniamo a casa”, afferma una ragazza, che definisce quella di piazza Bellini una “piacevole confusione”. Gli schiamazzi, però, rendono difficile la vita ai residenti, che da tempo urlano i disagi e chiedono maggiori controlli e l’adozione di provvedimenti più incisivi al Comune di Napoli.

L’ultima ordinanza del sindaco De Magistris risale allo scorso ottobre e dispone, tra le altre cose, il divieto di vendita di alcol da asporto e di bevande in vetro e lattina a partire dalla mezzanotte.

Stabilisce inoltre un orario di chiusura dei locali (3,30 nel fine settimana), ai quali si impone anche di adottare misure interne contro i rumori molesti. Ma basta passare 10 minuti in piazza Bellini per assistere alle continue trasgressioni.

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