Finisce in tribunale, sulla scrivania di un giudice, la vicenda privata di una coppia separata di Portici, nel Napoletano. Curioso l’oggetto del contendere: la donna contesta all’ex compagno e a una sua cugina la pubblicazione delle foto del figlio di quattro anni sui loro profili Facebook. Per la madre, che ha provato in tutti i modi a dissuadere l’uomo e la familiare a cancellare le immagini prima di denunciare l’accaduto, è pericoloso mostrare in pubblico il volto del bambino. E il magistrato della prima sezione civile Carla Hubler ha dato ragione alla donna: quelle foto vanno eliminate. La rete internet è una jungla dove navigano pedofili e malintenzionati ed è meglio non correre rischi.
I due genitori, che non sono mai sposati, neanche dopo il concepimento del figlio, si erano lasciati già da tempo e i rapporti erano peggiorati sempre di più. Lei, molto più riservata dell’ex compagno, non concepiva che le foto del figlio venissero pubblicate sui social network e continuava a litigare con il padre del bambino e con una sua cugina, la quale faceva la stessa cosa del familiare. Di fronte alla testardaggine dei due, la donna ha deciso di rivolgersi a un giudice, chiedendo anche il risarcimento del danno. Le persone accusate hanno cercato di difendersi adducendo alla loro buona fede e alla ristretta cerchia di persone che visualizzavano le immagini contestate.
A nulla è servito, però, il tentativo del padre del bambino e della zia.
Il magistrato è stato irremovibile e, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, ha motivato in questo modo la sentenza: “La circostanza che il minore sia stato ritratto in luoghi pubblici mentre giocava non esclude che la pubblicazione possa integrare la violazione di cui la madre si duole, tenuto conto del particolare rigore a protezione dei minori e in ogni caso della circostanza che lo stesso non è stato occasionalmente ripreso nell'ambito di eventi pubblici, ma è specificamente fotografato”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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